E' finita in Italia, in un'area di servizio della A22 del Brennero, la fuga di tre giovani ricercati in Spagna per l'omicidio di un 31enne, Francisco F.S. detto 'Isco', freddato con un colpo di fucile alla testa in un pub di Alcalá La Real, nella provincia di Jaén in Andalusia. Del gruppo fermato oggi dagli agenti della Polstrada di Verona, oltre al presunto autore del fatto, identificato dai media iberici in Jonathan G.R., 28 anni, ed un altro giovane 26enne, faceva parte anche una 18enne, ex fidanzata della vittima.
La fuga rocambolesca verso l'Italia
Stando a quanto emerso, sia 'Isco' che il suo killer avrebbero precedenti penali. L'assassinio era avvenuto la notte tra sabato e domenica scorsi; con la stessa auto con cui erano giunti al pub Madeira di Alcalà, i tre si erano poi dati alla fuga. Sulle loro tracce si era subito posta la Polizia spagnola, che però aveva perso il contatto con l'auto in territorio francese. Secondo quando si è appreso, i tre ricercati, che avevano già percorso 2000 chilometri, erano diretti in Romania.
Nella loro vettura non è stata trovata l'arma del delitto; i poliziotti hanno recuperato però un machete. L'arresto è avvenuto quasi casualmente. Fondamentale però è stato il fiuto degli agenti delle polstrada di Verona che, prima ancora di notare nel parcheggio dell'autogrill la macchina segnalata dalla Spagna, 'sono rimasti colpiti dal nervosismo tradito dai tre giovani, quando li hanno incrociati all'uscita dall'area di ristoro sulla A22.
Schianto frontale a Santi Cosma e Damiano, due morti
Extraordinaria, una vez más, la labor de nuestra @guardiacivil .
Detenido en Verona, en colaboración con la policía italiana, el presunto autor del asesinato ocurrido en Alcalá La Real el pasado día 13.
Gratitud, reconocimiento y orgullo ante una actuación de un enorme calado. pic.twitter.com/rAM9wadofV
— manuel fernandez palomino (@manuelfdezjaen) October 18, 2024
I giovani fermati a un controllo
lI gruppetto ha fatto uno scatto per raggiungere la vettura, ed è stato così che i poliziotti hanno deciso di fermarli, per un controllo. I due uomini erano sprovvisti di documenti, li aveva solo la 18enne, la cui identità compariva nel data base della polizia come persona ricercata per l'omicidio in Spagna. Portati in caserma, i tre non hanno opposto resistenza. Non avevano denaro. La ragazza aveva una carta di credito e, nascosta nel reggiseno, una sim card. Nella vettura non è stata trovata l'arma del delitto - un fucile con il quale il killer ha sparato alla vittima da meno di un metro di distanza - ma è stato recuperato un machete. Allo stato non sono ancora chiare le responsabilità nel fatto dei sangue della 18enne, ex fidanzata di 'Isco', e del terzo componente del gruppetto.
I tre indagati sono stati condotti nel carcere veronese di Montorio, a disposizione delle autorità Giudiziarie. Della vittima, il sindaco di Alcalá La Real Marino Aguilera ha spiegato a Telecinco che si trattava di «un ragazzo con condotte impulsive già dai tempi della scuola, e che poi da adulto ha avuto spesso problemi con la polizia per questioni come furti o risse». A 'Diario de Jaén', la madre della 18enne arrestata in Italia insieme al presunto omicida si era detta preoccupata per le sorti della ragazza, spiegando di non essere riuscita a mettersi in contatto con lei dalla mattina successiva al delitto, dopo aver ricevuto un messaggio che recitava: «Sto bene, non sono sola. Quando sarà possibile ti chiamerò".