«Rena’ non mi lasciare…». Sono queste le ultime parole di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso sabato mattina in piazzetta Sedil Capuano, dopo essere stato raggiunto da un colpo di una pistola maneggiata da un amico.
Un retroscena che emerge dall’interrogatorio reso da Renato Caiafa, il 19enne ritenuto responsabile di armi e ricettazione nelle indagini sul delitto Correra.
Una scena drammatica, come conferma il penalista di Renato Caiafa, l’avvocato Giuseppe De Gregorio: Arcangelo Correra viene colpito alla fronte da un colpo di pistola; non muore subito, ma Renato Caiafa, assieme a un minore, lo fa salire sullo scooter per andare in ospedale.
Arcangelo è seduto al centro, prima di morire pronuncia queste parole.
«Renato, non mi lasciare…». In ospedale, al Pellegrini, viene accertato il suo decesso. Nel carcere di Poggioreale, Renato Caiafa ha confermato di aver maneggiato l’arma, che sarebbe stata trovata sulla ruota di un’auto in sosta.