21 Novembre 2024 08:48
Brandon Durham, 43 anni, stava subendo un’aggressione nella sua casa e per questo aveva chiamato il 911 per chiedere aiuto. Quando i poliziotti sono arrivati, però, uno di loro gli ha sparato e l’ha ucciso.
Un uomo di 43 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia a Las Vegas dopo aver chiamato il 911 per chiedere aiuto visto che uno sconosciuto si era introdotto nella sua casa. La vittima si chiamava Brandon Durham, aveva una figlia di 15 anni che si era nascosta in una stanza ed è stata lei a sollevare coraggiosamente il caso chiedendo il licenziamento dell’agente che ha premuto il grilletto. "Sono disgustata – ha detto -. Mio padre è stato trattato come un criminale". Il suo appello non è caduto nel vuoto: il dipartimento di polizia metropolitana di Las Vegas ha riferito che Alexander Bookman, 26 anni, è stato posto in congedo amministrativo retribuito mentre sulla vicenda, avvenuta il 12 novembre, è stata aperta un'indagine interna.
I fatti avvenuti a casa di Brandon Durham
Brandon Durham aveva chiamato il 911 per segnalare che due persone stavano sparando fuori dalla sua casa e cercavano di entrare. Giunti sul post,gli agenti hanno trovato auto con i finestrini rotti e danni all'abitazione, poi hanno udito delle grida dall'interno. A quel punto Bookman ha sfondato la porta d’ingresso per entrare.
Le riprese della bodycam mostrano l'agente mentre cammina per la casa con l’arma puntata, mentre fuori dall'inquadratura si sentono urla e colpi sordi. Girato l'angolo di un corridoio, l'agente ha trovato Durham, senza maglietta, che lottava con una donna identificata come Alejandra Boudreaux, 31 anni. I due si contendevano un coltello.
Bookman ha urlato: "Ehi, lascia il coltello, lascia il coltello," pochi secondi prima di sparare un colpo che ha colpito Durham, facendolo cadere insieme a Boudreaux. L’agente ha poi sparato altri cinque colpi contro l'uomo, ordinandogli di "mettere le mani in alto," come mostrano le immagini diffuse. Durham è morto sul posto. Boudreaux è stata arrestata e accusata di quattro reati, tra cui invasione domestica con arma mortale.
Le reazioni della famiglia di Durham e la reazione dell'agente
La figlia di Durham ha espresso la sua rabbia: "Mi disgusta che la polizia metropolitana abbia detto a mio padre, dopo averlo ucciso, di restare giù. Mi disgusta che mi abbiano lasciato senza padre per il resto della mia vita". L'avvocato della famiglia ha chiesto un mandato di arresto immediato per l'agente Bookman.
David Roger, consulente legale per l'Associazione di Protezione della Polizia di Las Vegas, ha dichiarato: "A differenza di un caso civile, che riguarda la negligenza di un individuo, i casi penali richiedono la prova dell’intento criminale di una persona. Anche se la morte di Durham è tragica, l’agente Bookman stava facendo il suo lavoro e non aveva intenzione di commettere un crimine".
Il legame tra Durham e Boudreaux
Secondo un rapporto di polizia, Durham e Boudreaux avevano avuto una relazione sentimentale in passato. Tuttavia, la polizia non ha trovato armi da fuoco sulla scena, nonostante segnalazioni di spari. L'incidente ha riacceso il dibattito sulla violenza della polizia ed è avvenuto pochi giorni prima dell'apertura di un'inchiesta del Dipartimento di Giustizia sulla morte di Sonya Massey, uccisa a luglio da un agente nella sua casa in Illinois.