Christian Raimo, insegnante, scrittore e figura nota del mondo culturale italiano, è stato sospeso per tre mesi dall’insegnamento, con una riduzione dello stipendio del 50%. La decisione è stata presa dall’Ufficio Scolastico Regionale a seguito di dichiarazioni contro il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che Raimo ha definito “bersaglio debole da colpire” e “la Morte Nera di Star Wars”, durante un dibattito pubblico alla festa nazionale di Alleanza Verdi Sinistra (Avs). Il provvedimento rappresenta il secondo caso di misure disciplinari contro Raimo, che in passato aveva ricevuto un richiamo per aver affermato, durante un talk show, che i neonazisti “vanno picchiati”, facendo riferimento al caso di Ilaria Salis.
Chi è Christian Raimo
Nato 49 anni fa, Raimo è un docente di italiano, traduttore, e scrittore, noto anche per le sue incursioni nel cinema, radio e cabaret. È stato assessore alla Cultura per il Municipio Roma III e candidato non eletto per Alleanza Verdi Sinistra alle ultime elezioni europee. Figura eclettica, ha spesso partecipato a dibattiti pubblici ed è membro del gruppo cabarettistico “I cavalieri del Tiè”.
Una mobilitazione di solidarietà
La sospensione di Raimo ha sollevato una forte reazione nel mondo culturale e artistico.
A settembre, quando il procedimento disciplinare era ancora in corso, intellettuali, musicisti, attori, scrittori e registi hanno pubblicato una lettera di solidarietà, firmata tra gli altri da Zerocalcare, Roberto Saviano, Giorgio Parisi, Daria Bignardi e Matteo Garrone. Nel documento, i firmatari condannano quello che definiscono un clima di intimidazione verso il dissenso, sottolineando il rischio che il mondo della scuola perda la sua vocazione di “luogo di confronto di idee e crescita democratica”.
I firmatari criticano inoltre la recente normativa sulla sicurezza, in via di approvazione, temendo che possa introdurre misure restrittive simili a quelle di regimi non democratici. «Crediamo che la voce e la passione di Christian Raimo siano un valore importante per il dibattito sulla scuola pubblica e che per questo Raimo vada difeso da questo attacco», si legge nella lettera, in un appello che si fa portavoce della libertà di espressione e critica come principi fondamentali di una democrazia autentica.