Mucchio selvaggio, come da famosa citazione in telecronaca. Stavolta, però, l'area di rigore c'entra poco, perché è la classifica di Serie A a fare la differenza. Dopo il 12° turno di campionato, infatti, il campionato italiano propone ben sei squadre diverse in vetta, distaccate da appena due punti: dal Napoli di Antonio Conte - ancora prima dopo la trasferta di Milano contro l'Inter - alla Juventus di Thiago Motta che chiude il gruppo di pretendenti alla vetta.
Una distanza minima che è anche un record per la Serie A: mai, infatti, negli ultimi 10 anni le squadre erano state così vicine quando si parla di vetta della classifica a questo punto della stagione.
Una anno fa, dopo 12 gare giocate, il distacco tra Inter e Atalanta - rispettivamente prima e sesta in classifica - era di ben 11 punti, di 8 il solco che aveva saputo scavare il Napoli di Luciano Spalletti nel 2022/23, anno dello scudetto, distanziando proprio l'Inter. Gli azzurri avevano fatto meglio ancora un anno prima: 11 punti tra sé e la Roma nel 2021/22.
5 i punti di distacco tra Milan e Sassuolo nel 2020/21 mentre Juve e Roma si erano distanziate di 10 e 15 punti nelle stagioni 2019/20 e 2018/19. Da registrare anche gli 8 punti che avevano distaccato il Napoli dalla Sampdoria nella stagione 2017/18 - l'ultima di Sarri in azzurro, chiusa con 91 punti - e i 9 tra Juventus e Napoli dell'anno prima.