Il colpo di scena è servito. Quando tutto sembrava convogliare verso un ritorno di Montella a Trigoria, Dan e Ryan Friedkin hanno calato l'asso. Sempre di ritorno si tratterebbe (con i due meglio utilizzare il condizionale fino all’ultimo) ma in questo caso avrebbe del clamoroso. Perché il nome nuovo, che poi nuovo non è, è Claudio Ranieri. Sì, proprio lui, Sir Claudio, il mister Wolf giallorosso che ora, in attesa dell'incontro andato in scena nella notte londinese, è il grande favorito per la panchina giallorossa. Ieri sera l'allenatore romano, insieme all'agente Pietro Chiodi che ne cura gli interessi, è stato visto all'aeroporto di Fiumicino imbarcarsi su un volo della British Airways. È vero che Ranieri nella City ha casa ma appare abbastanza singolare la tempistica e soprattutto la presenza del procuratore. Una situazione che avrà i suoi sviluppi in mattinata ma è chiaro che le difficoltà per arrivare a Montella (che per liberarsi doveva pagare una penale di 1,5 milioni e ha subito visto la Federazione turca mettersi di traverso: «Non esiste come possibilità», la dichiarazione del vicepresidente Ceyhun Kazanci) più i diversi «no grazie» incassati dai Friedkin, hanno fatto sì che si virasse sul 73enne di San Saba. Sarebbe la chiusura del cerchio: si passerebbe in poche ore da un aeroplanino per un aviatore ad un uomo capace di rasserenare la piazza, la squadra e fare da scudo, come era già accaduto con De Rossi a gennaio dopo l’addio di Mourinho, alla proprietà Usa, mai così invisa come negli ultimi tempi.
DIVERGENZA DI VEDUTE
Di certo c’è che scottato dalla scelta di Juric, demandata all’ex amministratore delegato Souloukou, Dan - che anche su De Rossi si era fatto convincere da Ryan - stavolta vuole metterci la firma. È il proprietario del club e come tale l’ultima parola è la sua. Ed anche per questo motivo che il ritorno di Daniele non è stato mai contemplato: un padrone (termine non casuale) non torna mai sui suoi passi. Il comunicato del 23 settembre dove si spiegava alla tifoseria come la scelta di separarsi fosse dettata dalla «convinzione che sia la strada giusta per puntare ai trofei in questa stagione», pesa. Per questo motivo la candidatura di Ranieri, benché sia ormai in pole, verrà ratificata soltanto dopo un colloquio conoscitivo. Se, come sembra, il tecnico romano alla fine sarà il prescelto, sarà finalmente una decisione di buon senso. Sir Claudio è l’uomo giusto al momento giusto e soprattutto nel posto giusto. Sarà poi curioso in un secondo momento capire come Ryan avrà convinto il papà, orientato inizialmente su profili stranieri. Perché non è la prima volta che i due si sono trovati in disaccordo sulle scelte da prendere. Un mese fa, la figura di Fenucci sembrava ad esempio vicinissima al ritorno nella Capitale per vestire nuovamente i panni del Ceo. Qualcosa - tra consigli e bisbigli ricevuti - si è rotto sul più bello. Divergenze che inevitabilmente hanno rallentato l’ufficialità del nuovo allenatore. Oggi dovrebbe essere il giorno giusto per l’annuncio anche perché la ripresa degli allenamenti, inizialmente prevista per il pomeriggio, è slittata a domani. Conti alla mano, tre giorni di stop. Niente male per una squadra che è dodicesima in classifica e arriva da una striscia, comprendendo le coppe, di tre sconfitte, un pari e una vittoria. Tra l’altro, se il prescelto come sembra sarà Ranieri, il tecnico sarà subito disponibile. A differenza di Montella che non sarebbe arrivato a Trigoria prima di giovedì 20 visto che la Turchia dopo il Galles, sarà impegnata mercoledì 19 contro il Montenegro. Anche questo, alla fine ha pesato nella scelta. Nell’attesa, infatti, le sedute sarebbero state affidate al tecnico della Primavera Falsini. Una situazione che avrebbe rasentato il surreale, soprattutto per come avevano abituato ad agire i Friedkin in passato. L’annuncio di Mourinho era stato addirittura un fulmine a ciel sereno con Fonseca che rimase in carica per le ultime tre partite. Sia per gli addii dello Special che per De Rossi, l’attesa del nuovo allenatore era invece slittata al giorno dopo. Sir Claudio, l’aggiustatore per antonomasia, aggiusta anche questo.
GHISOLFI SOTTO ESAME
Al di là di Ranieri, che va considerato come primo tassello di una ricostruzione (e in un secondo momento è probabile che vestirà i panni di direttore tecnico) ci sarà poi da completare l’assetto societario. Nel pomeriggio di ieri è andata in scena anche una call tra il ds Ghisolfi e la proprietà Usa. La posizione del dirigente francese è sotto esame. La rivoluzione che hanno in mente i Friedkin toccherà infatti anche il settore dirigenziale. Al 52° giorno senza amministratore delegato, rimangono in lizza Perrelli (vicepresidente Sky), Antonello (in uscita dall’Inter) e Carnevali (Sassuolo). Prima, però, tocca all’allenatore. Che da ieri sera ha un volto noto e rasserenante. Quello di un vecchio amico, Ranieri, che ancora una volta nel momento di difficoltà non s’è tirato indietro.