Aveva negato di simpatizzare per Mosca, affermando di aver parlato con Putin solamente una volta, per di più solo di argomenti legati allo spazio. Eppure, secondo un nuovo rapporto del "Wall Street Journal", non sarebbe così. Elon Musk starebbe infatti tenendo contatti regolari con il presidente russo e altri funzionari del Cremlino dalla fine del 2022. Un fatto, questo, che ha
I contatti (nascosti per anni)
Questioni personali, spazio, affari e tensioni geopolitiche.
Questi i temi delle conversazioni tra Putin e Musk. Il tutto, insieme alla richiesta del presidente russo di evitare di attivare il suo servizio internet satellitare Starlink a Taiwan per fare un favore al leader cinese Xi Jinping.
L'iniziale appoggio di Musk all'Ucraina
In realtà, il fondatore e Ceo dell'azienda spaziale e di telecomunicazioni SpaceX e proprietario della piattaforma di social media X, si era schierato a favore dell'Ucraina all'inizio dell'invasione su larga scala nel 2022, donando i terminali di comunicazione Starlink che hanno aiutato notevolmente i difensori ucraini. Ma il suo punto di vista si è progressivamente spostato su posizioni filorusse nel corso della guerra, scrive il Wsj, e il miliardario ha impedito all'Ucraina di utilizzare i terminali Starlink per colpire la flotta russa lamentando di «perdere soldi» fornendo il servizio. Il magnate, che ha appoggiato la campagna del candidato repubblicano alla presidenza ed ex presidente degli Usa, Donald Trump, aveva precedentemente negato di simpatizzare con Mosca, affermando di aver parlato con Putin solo una volta, nell'aprile 2021, di argomenti legati allo spazio.
La preoccupazione dell'Europa
«Che Musk con X-Twitter rappresenti un problema per le democrazie occidentali, amplificando disinformazione e favorendo le ingerenze straniere, è stato detto e denunciato. Ma la rivelazione del Wall Street Journal è davvero clamorosa: Musk, dopo un primo momento di gelo col Cremlino a seguito dell'invasione russa in Ucraina, avrebbe intensificato i suoi rapporti con Putin e acconsentito più volte alle richieste di Mosca, ad esempio staccando in diverse occasioni la copertura sull'Ucraina ed evitando di attivare Starlink a Taiwan». Lo scrive sui social l'eurodeputato Sandro Gozi, segretario generale del Partito democratico europeo e membro della presidenza di Renew Europe. «Questo - prosegue Gozi - ci dà la misura della pericolosità di questo miliardario capriccioso che non si limita a fare business, ma mette mani e piedi nella geopolitica internazionale, mantenendo rapporti con Putin, Milei e Bolsonaro, con l'obiettivo di diventare uno dei leader (o il leader?) della destra internazionale». «L'Europa non può stare a guardare, né lasciandogli guidare X come meglio crede senza applicare le norme, né sottovalutando il suo rapporto con Putin, né tollerando che lui possa infilarsi nei nostri sistemi di comunicazione come stava per accadere in Italia, non a caso con un governo di estrema destra», conclude Gozi.