Energia nucleare, il ministro Urso annuncia: «Entro fine anno leggi per nuovi impianti». Cosa sono gli Smr, gli Small Modular Reactor

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Si torna a parlare di energia nucleare in Italia. E non se ne parla soltanto: il governo si prepara a tracciare un cammino legislativo per la costruzione di centrali nucleari nel nostro Paese. Lo ha detto il ministro  delle Imprese Adolfo Urso oggi durante l'assemblea di Assolombarda. «Il problema italiano è uno solo: il costo dell'energia, che è troppo caro rispetto agli altri competitori europei. Affrontiamo il nostro problema, entro fine dell'anno faremo un contesto legislativo per garantire che anche in Italia si possano installare reattori di terza generazione avanzata e di quarta generazione», ha detto.

«Creeremo lo strumento italiano, perché non vogliamo importare i reattori nucleari di altri paesi. Vogliamo realizzarli in Italia attraverso la tecnologia, la scienza italiana per esportarli negli altri paesi», ha aggiunto Urso, augurandosi che «non dieci, ma venti distretti industriali italiani ci chiedano di poterli installare in Italia». 

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Centrali nucleari in Italia, cosa sono gli Smr

Oggi gli Smr «sono la via, lo ha detto anche Google, che dice i nostri data center saranno alimentati a Smr, cosi' come Amazon», ha affermato Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, intervenuto durante l'Assemblea. L'energia «per noi vuol dire sicurezza nazionale, vuol dire incrementare l'indipendenza energetica. Sempre con gli spagnoli quando abbiamo parlato di energia ci hanno detto "la fortuna e' stata la scelta dei nostri genitori sul nucleare"», ha spiegato Orsini. Quindi, oggi, «non possiamo non dire: ovvio che serve un mix energetico, ovvio che servono rinnovabili, ma quello che abbiamo pensato per oggi non e' abbastanza» ha concluso.

Gli Smr sono Small Modular Reactors, cioè reattori a fissione nucleare di piccola taglia che servono per produrre energia elettrica e termica. Sono modulari, cioè possono essere formati da più unità, sono dunque particolarmente flessibili e adattabili al contesto. 

Ci sono anche amministratori che si fanno avanti per ospitare le nuove centrali. È il caso del presidente della Lombardia Attilio Fontana che si è detto disponibile alla creazione di una centrale nucleare di ultima generazione in Lombardia. «Dobbiamo guardare al futuro e sfruttare tutte le possibilità», ha detto intervistato a Radio 24. «Sono convinto - ha aggiunto - che tutte le energie rinnovabili non siano sufficienti a dare una risposta alle necessità».

Il governatore ha ricordato l'aumento del Pil in Lombardia dopo il Covid, «il più alto in Europa»: «i nostri imprenditori riescono a vincere» e questo «nonostante il costo dell'energia» per questo è importante trovare soluzioni sul tema. «Se tutti i governatori dicessero 'non in casa mia' - ha concluso - non si andrebbe da nessuna parte». 

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