Weekend magnifico per la Ferrari che conferma la fase di crescita ed ottiene una perentoria doppietta nel Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin. Vince Charles davanti a Carlos, il Cavallino prosegue la rimonta nel Campionato Costruttori riducendo il distacco nei confronti della McLaren. L’aspetto più importante, però, è che, almeno su una pista come questa, la Ferrari in questo finale di stagione è diventata prima forza e può guardare con ottimismo alle ultime gare ed al prossimo anno quando in squadra ci sarà Lewis Hamilton. Sul podio la Red Bull di Verstappen dopo un duello mozzafiato con Norris che ha preceduto di poco Piastri con l’altra papaya.
Eccellente la gara dei giovani Lawson e Colapinto che conquistano gli ultimi punti disponibili. L’esordiente neozelandese, partito ultimo, mostra di che pasta è fatto e si candida per un posto in Red Bull a fianco del cannibale. I ferraristi, prima del via, sono molto carichi e puntano alla vittoria senza mezzi termini. Confidano molto nell’ottimo rapporto con i pneumatici sul passo gara evidenziato nella Sprint e sono l’unico team che schiera entrambe le monoposto nelle prime due file. Vasseur ha confermato la totale fiducia nei suoi ragazzi che non hanno particolari ordini di scuderia, ma dopo l’acceso duello nella garetta di sabato un richiamo al buon senso ci sarà sicuramente stato.
Le Mercedes scattano in coda al gruppo perché in qualifica Hamilton si è fermato in Q1 mentre Russell ha addirittura distrutto la sua Freccia appiccicandola sulla barriere nel tentativo finale del Q3. Il sette volte campione del mondo voleva partire dalla pit lane per rivoluzionare l’assetto, ma dai box è obbligato ad avviarsi George per aver dovuto cambiare mezza macchina, quindi Lewis si è convinto ad occupare la sua posizione sulla diciassettesima piazzola della griglia.
Quando si è spento il semaforo i piloti di testa si avviano bene, ma alla prima curva Verstappen si infila all’interno di Norris e, mentre i due si ostacolano, le Ferrari ne approfittano: Charles prende la testa, Carlos mantiene la terza posizione.
Lo spagnolo è il più determinato, ottiene subito il giro veloce ed attacca in più curve l’olandese. La Mercedes di Lewis è esageratamente sovrasterzante e, nella stessa curva di Russell in qualifica, parte in testacoda, s’insabbia, e richiede l’ingresso della safety car. Alla ripartenza tutti mantengono le posizioni e Leclerc prende un po’ di vantaggio per non dare il Drs al campione del mondo. Il principino accelera, mette tre secondi fra la Ferrari e la Red Bull e guida il gruppetto di testa molto sgranato di cui fanno parte anche Sainz e le due McLaren di Norris e Piastri.
Le Rosse, come si ventilava, hanno un ritmo migliore: il predestinato se ne va, lo spagnolo soffia sulla Red Bull. Ottimo l’esordiente Lawson partito ultimo e già in ottava posizione al ventesimo giro. Anche Russell è risalito nono, ma ha cinque secondi di penalizzazione per aver spinto Tsunoda fuori pista in fase di sorpasso. Si ferma Sainz e rientra quinto davanti a Perez.
Rientra Verstappen e perde la posizione nei confronti di Carlos, poi è la volta di Leclerc che si piazza terzo dietro alle due McLaren che non hanno effettuato ancora il pit stop. Lo fanno dopo il trentesimo giro accodandosi a Verstappen che, a sua volta, è dietro alle Ferrari. Si profila una doppietta del Cavallino. Nei chilometri finali Carlos si avvicina al monegasco, Norris con la gomme più fresche attacca super Max. Eccellente la corsa di Russell alla guida di una Mercedes difficile da interpretare. Partito dai box risale fino al sesto posto nonostante una penalizzazione.