Hanno destato scalpore le affermazioni della cantante messicana Elán sulle feste organizzate da Leonardo Di Caprio
Che le feste di Hollywood organizzate dai ricchi e influenti personaggi famosi potessero essere, a volte, un po' sui generis è cosa nota già da tempo con foto e video di party esclusivi che occupano le prime pagine dei giornali di gossip, ma il racconto che ha fatto la musicista messicana Elán su quanto accade durante le feste organizzate da Leonardo DiCaprio ha sicuramente qualcosa di inquietante.
Le rivelazioni sulle feste
Ha già totalizzato oltre 12 milioni di visualizzazioni il breve video che l'artista ha condiviso con i suoi follower sul proprio account Tik Tok: inizialmente spiega di aver partecipato più volte alle feste dell'attore e sceneggiatore americano nato a Los Angeles 49 anni fa ma ecco che poi arriva un racconto choc. "Durante il giorno è tutto normale, le persone sembrano normali ma quando il sole tramonta tutti diventano un po' come zombie o vampiri", ha detto chiaramente Elán. A cosa allude, nel dettaglio, non lo spiega: in che senso la gente invitata a questi party esclusivi si trasformerebbe fino ad assumere queste sembianze? Non fa riferimento a nient'altro ma ha spiegato che, quando avverte questi cambiamenti, lei va via perché non si sente più a suo agio.
Il caso Puff Diddy
L'artista ha concluso questo particolare video spiegando che si tratta di una sensazione sua, personale: non è detto, quindi, che anche gli altri invitati di DiCaprio percepiscano un ambiente simile.
In altri filmati, però, ha spiegato che durante questi sfarzosi party accadano spesso situazioni poco limpide come per il caso di Sean "Diddy" Combs, meglio conosciuto con il nome artistico di Puff Diddy, ex rapper americano che è al centro dello scandalo che lo vede coinvolto in una denuncia presentata a febbraio, secondo la quale i dipendenti che lavoravano per lui dovevano portare della "cocaina rosa", una droga che è stata ritrovata anche nell'organismo del cantante inglese Liam Payne dopo la sua morte, e che i suoi party fossero teatro di molestie e abusi su molti dei partecipanti.