Sansal è noto per la sua scrittura appassionata e per la sua condanna del fondamentalismo islamico. Rientrava da Parigi quando è stato fermato presso lo scalo della capitale algerina
Boualem Sansal è stato arrestato al suo arrivo all'aeroporto di Algeri lo scorso sabato. Il 75enne scrittore franco-algerino, secondo Le Monde, è stato preso in custodia da membri della Direzione generale della sicurezza interna algerina (Dgsi), per poi essere portato a breve davanti al pubblico ministero. Il suo editore, Gallimard-una delle più grandi case editrici francesi- si è detto "molto preoccupato" per il fatto che Sansal non abbia dato alcuna notizia e non sia raggiungibile da diversi giorni. Al momento non si conoscono le ragioni dell'arresto.
Ingegnere formatosi al Politecnico di Algeri, Sansal è uno scrittore appassionato, poeta della cultura e della leteratura mediterranea e strenuo oppositore del fondamentalismo islaico. Direttore generale dell'Industria e della Ristrutturazione fino al suo licenziamento nel 2003, nella sua carriera di scrittore, ha provato a smontare molti tabù e pregiudizi che caratterizzano la società algerina. Sansal non è "nato" scrittore: ha cominciato ad esserlo dopo l’uccisione, nel 1992, del neoeletto presidente della Repubblica, Mohamed Boudiaf, a opera di un ufficiale della guardia presidenziale dopo solo sei mesi di presidenza. Secondo Sansal, la morte di Boudiaf, eroe della rivoluzione, esiliato per quasi trent'anni a causa delle sue idee progressiste e richiamato in piena crisi a salvare il Paese, rappresentò la fine delle speranze di un’Algeria moderna.
Le Monde riporta che il suo amico Xavier Driencourt era convinto che il suo cellulare fosse stato confiscato dalle autorità al suo arrivo all'aeroporto di Algeri. Ma non ha risposto alle sue e-mail, al suo WhatsApp o al telefono fisso di casa. L'ex ambasciatore francese ad Algeri (2008-2012, 2017-2020) racconta di aver cenato il giorno prima con lo scrittore: il giorno successivo Saansal è rientrato con un volo Air France in Tunisiaa, ma non sembrava affatto in ansia o preoccupato. Secondo il quotidiano francese, il suo arresto potrebbe essere legato a una certa stretta delle autorità, forse legata alle sue controverse dichiarazioni su YouTube , ampiamente riportate dai media marocchini.
La Francia, aveva spiegato nell'intervista sul popolare canale Frontières•Livre Noir, non ha colonizzato il Marocco, “perché è un grande Stato. (…) È facile colonizzare le piccole cose che non hanno storia, ma colonizzare uno Stato è molto difficile". Senza dubbio più grave agli occhi delle autorità algerine è stata la ripresa del discorso sulla presunta geografia troncata del Regno a vantaggio del suo rivale nordafricano: “Quando la Francia colonizzò l’Algeria, tutta la parte occidentale dell’Algeria faceva parte del Marocco: Tlemcen, Orano e perfino Mascara (…). Quando la Francia colonizzò l'Algeria, si stabilì come protettorato in Marocco e decise, arbitrariamente, di annettere tutto il Marocco orientale all'Algeria, tracciando un confine". Per alcuni osservatori, con questi commenti lo scrittore si sarebbe messo nei guai, oltrepassando una “linea rossa”, rendendosi potenzialmente perseguibile per “attacco all'integrità territoriale” .
Il caso di Sansaal potrebbe trasformarsi presto in un braccio di ferro diplomatico con Parigi. Lo scrittore, infatti, ha recentemente scelto di acquisire la cittadinanza francese in segno di protesta e alla luce di un clima culturale e politico sempre più asfittico. Anche per questo, aveva incaricato alcuni amici di cercargli un'abitazione.
Se le ragioni dell'arresto fossero politiche, nuove tensioni potebbero nascere nel mezzo del Mediterraneo, anche allaa luce dei rapporti ibernati tra Francia e Algeria in seguito al riconoscimento della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale da parte di Emmanuel Macron, aggravata da decenni di acredini per un pagina nera della storia mai digerita.