Gondoliere litiga con un ragazzo, poi quando resta ferito e viene soccorso scatta la follia: picchia i medici del 118 e aggredisce i carabinieri

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VENEZIA - Ennesima lite nelle zone della movida veneziana, che oltre ad essere movida è spesso anche molesta per via del baccano che si fa fino a notte a causa della concentrazione spropositata di pubblici esercizi per metro quadrato: Santa Margherita, area realtina, area Misericordia-Ormesini prima di tutto.

La notte tra venerdì e ieri i carabinieri son dovuti intervenire a causa di una lite tra due giovani e alla fine si è conclusa con l’arresto della persona che si doveva soccorrere. 
La chiamata era arrivata al 112 per impedire che una accesa baruffa degenerasse in qualcosa di peggio. Come spesso accade, anche qui molto probabilmente l’alcool assunto durante la serata ha giocato un ruolo da protagonista, nell’allentare i freni inibitori che sono alla base della civile convivenza tra persone. Quando i militari hanno ormeggiato la loro barca a San Pantalon e sono scesi a controllare, hanno trovato solamente un giovane che aveva lievi ferite.

L’ALLARME

Un giovane che poi si è rivelato essere un “gondoliere” anche se non si sa se sia un titolare oppure un sostituto o un “fiosso”, una sorta di apprendista tutto fare di fiducia di uno o più titolari. Poiché era stato chiamato anche il Suem 118, si era deciso di portarlo al pronto soccorso per qualche accertamento quando, in modo del tutto inaspettato, questi ha reagito in malo modo nei confronti del personale medico-sanitario.

 Probabilmente in stato di alterazione, egli ha aggredito il personale del 118 e, quando i carabinieri sono intervenuti per farlo smettere, se l’è presa anche con loro. A quel punto, sono scattate le manette, come prevede la legge in questi casi, e l’uomo è stato portato in caserma. Della vicenda è stato informato il sostituto procuratore Giovanni Gasparini e domani l’uomo comparirà di fonte al giudice per la convalida e la direttissima. I militari hanno poi individuato e identificato l’altro protagonista della lite, ma nei suoi confronti non c’è stato nessun provvedimenti poiché per procedere per il reato di percosse serve obbligatoriamente la presentazione di querela da una delle parti.

ORDINANZE

Il problema è molto sentito anche a livello di amministrazione comunale, poiché a bocce ferme ci si è resi conto che le ordinanze anti-movida non sono molto utili in piena estate, soprattutto in agosto, quando molti veneziani sono in vacanza, mentre ce ne sarebbe molto bisogno nella tarda primavera e fino al ponte di Ognissanti almeno.
Avendo a disposizione solamente quattro mesi, il Comune e la polizia locale stanno facendo una riflessione sul come tarare meglio questi periodo, in modo da incidere con la consapevolezza di limitare il disturbo della quiete notturna e i reati che dal consumo di alcol e a volte di droghe possono originarsi.

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