Indagine della procura di Milano per accessi illegali alle banche dati sensibili dello Stato: dietro, un grande mercato di informazioni. Nel mirino industriali, politici, giornalisti e personaggi pubblici
Emergono nuovi dettagli sull'indagine che ruota attorno alla presunta organizzazione criminale dedita ai furti di informazioni sensibili e segreti dalle banche dati, tra le quali SDI delle forze dell'ordine, Serpico utilizzata da Agenzia dell'Entrate e guardia di finanza, Inps, dell'Anagrafe Nazionale e del Sistema Informativo Valutario. Tra gli indagati nell'inchiesta sullo spionaggio ci sono il banchiere-finanziere Matteo Arpe e Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio. Entrambi risultano indagati per accesso abusivo a sistema informatico in concorso. Ma sono stati inseriti agli atti anche i nomi dell'ex super poliziotto Carmine Gallo e del presidente della Fondazione Fiera Milano (completamente estranea all'indagine), Enrico Pazzali. Per loro, l'accusa è di associazione a delinquere finalizzata all'accesso abusivo a sistemi informatici.
Per Gallo, per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari, è stata mossa anche l'accusa di violazione di segreto d'ufficio e intercettazioni illecite. La sua società, Equalize, di cui è socio di minoranza insieme a Pazzali, è stata sequestrata insieme alla SKP, che conta tra i fondatori l'ex poliziotto Roberto Lombardi, 32 anni nelle forze dell'ordine prima di darsi al privato, e Daniele Rovini. A centro dell'inchiesta c'è, però, Equilize, con le ipotesi a vario titolo di associazione a delinquere, intercettazioni illegali, accesso abusivo a sistema informatico, corruzione e violazione di segreto. Equalize con 1,9 milioni di euro di giro d'affari e 648mila euro di utile nel 2023 si occupa di servizi di "gestione dati e informazioni commerciali" e "reti informatiche", "investigazioni" e "verifiche dei sistemi di controllo", management reputation.
Tutto questo sarebbe avvenuto per "finalità di profitto economico e di altra natura". Sono stati esfiltrati dati di esponenti politici ma anche di personaggi del mondo dello spettacolo, imprenditori e industriali, ma la lista pare sia particolarmente lunga. Il quadro dipinge una situazione in cui sussistono elementi che lasciano ipotizzare l'esistenza di un mercato delle informazioni con procacciatori e ricatti. Ci sarebbe anche un giudice attenzionato per aver effettuato un accesso.
Gli accessi illeciti alle banche dati strategiche sono di "numero indeterminato e difficile calcolabile", ha spiegato il procuratore di Milano, Marcello Viola, e avvenivano con la "collaborazione di pubblico ufficiali, operatori delle forze di polizia, infedeli".