Italiani popolo di sedentari, ma con un’aspettativa di vita fra le più alte d’Europa: i dati Ocse

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20 Novembre 2024 20:00

Il report “Health at a Glance: Europe 2024” mostra come l’Italia abbia una delle speranze di vita più alte dell’Ue. Nel 2023, un bambino nato in Italia potrebbe aspettarsi di vivere in media 83,8 anni. Tuttavia il documento evidenzia come gli italiani siano tra gli ultimi in Europa per quanto riguarda l’attività fisica.

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Gli italiani, pur essendo un popolo tendenzialmente sedentario, vantano una delle aspettative di vita più elevate in Europa: è quanto emerge dalla scheda relativa al nostro Paese del rapporto "Health at a Glance: Europe 2024", pubblicata dall'Ocse (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) a Parigi.  Nel 2023, un bambino nato nel nostro Paese può prevedere di vivere in media 83,8 anni, il secondo valore più alto dell'Unione Europea, superato solo dalla Spagna e di 2,5 anni superiore alla media europea.

Come in altri Paesi del Vecchio continente, anche in Italia gli uomini hanno una speranza di vita più bassa rispetto alle donne. "Nel 2022 – precisa l'Ocse – la speranza di vita delle donne italiane era di 84,8 anni, oltre quattro anni in più rispetto agli uomini, la cui speranza di vita era di 80,7 anni. Tuttavia, come in altri Paesi dell'Ue, le donne italiane trascorrono una percentuale maggiore della loro vita con problemi di salute e limitazioni dell'attività (20%) rispetto agli uomini italiani (17%), quindi – si rileva – il divario di genere negli anni di vita in buona salute è quasi nullo (meno di un anno)".

Tuttavia il documento evidenzia come gli italiani siano tra gli ultimi in Europa per quanto riguarda l'attività fisica: si parla di 150 minuti a settimana. Questo dato, rileva il report, "è allarmante se confrontato con la media Ue del 32%".

Sia tra gli anziani che tra i più giovani la situazione non è incoraggiante: nel 2022, l'Italia ha registrato la percentuale più bassa tra i Paesi dell'UE di bambini di 11 e 15 anni che rispettano le raccomandazioni dell'OMS sull'attività fisica quotidiana. Solo l'11% degli 11enni seguiva queste indicazioni, una percentuale che scendeva ulteriormente al 5% tra i 15enni. Per quanto riguarda invece gli over 65, solo il 10% rispetta linee guida raccomandate dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) d

Inoltre, si sottolinea che la spesa sanitaria pro capite nel nostro Paese nel 2022 sia stata di 2.947 euro, circa il 16% in meno rispetto alla media UE di 3.533 euro. Sebbene la pandemia di Covid-19 abbia spinto verso l'alto la spesa sanitaria in tutta l'Unione Europea, l'OCSE nota che in Italia l'incremento è stato più contenuto rispetto a molti altri Paesi. In relazione al PIL, anche nel 2022 la spesa sanitaria italiana è rimasta inferiore alla media europea, attestandosi al 9% contro il 10,4% dell'UE.

Sempre secondo l'Ocse, "analizzando la spesa sanitaria per tipologia di servizio, l'Italia si distingue per un' allocazione di bilancio leggermente superiore alla media per i servizi di assistenza ambulatoriale (33% contro 29%). Tuttavia – avverte l'organizzazione con sede a Parigi -il Paese destina una quota relativamente bassa all'assistenza a lungo termine (sanità), pari a poco meno del 10% della spesa sanitaria totale nel 2022, al di sotto della media Ue del 15%".

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