Manovra, taglio cuneo a 40mila euro: 1,3 milioni di lavoratori in più. Benefit esentasse di 5mila euro per lavoratori trasferiti. L'annuncio di Giorgetti

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Rispetto al taglio del cuneo, «l’anno scorso la misura fino ai 35mila euro dava una dote mediamente di cento euro e l’abbiamo fatto per 13 milioni di lavoratori e lavoratici italiane».

Quest’anno «non solo lo confermiamo» ma «la cosa nuova è che arriviamo ai 40mila euro» e ne usufruiranno «1,3 milioni di lavoratori che avranno questo beneficio, che l’anno scorso non lo avevano». Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di un evento a Genova, parlando del taglio del cuneo contenuto nella prossima manovra.

Pensioni minime, verso l'aumento per le 2025 a 621 euro: incremento del 2,7%

Manovra, le parole di Giorgetti

Nella prossima manovra ci sarà inoltre «una novità» costituta da «una forma di benefit fiscale fino a 5mila euro per le spese, che il lavoratore o l’azienda sostiene per unità abitative per eventuale trasferimenti, che sono sostanzialmente defiscalizzate» e quindi «non pagheranno», ha sottolineato Giorgetti.

Come cambiano le pensioni minime

Le pensioni minime, invece, nel 2025 dovrebbero aumentare del 2,7% rispetto al trattamento minimo prima della maggiorazione (598,61 euro) e dell'1% dell'inflazione del 2024: arriverà così - secondo alcune fonti - a 620,92 euro rispetto ai 614,77 di quest'anno. Nella manovra inoltre dovrebbe essere introdotta la possibilità di usare i fondi integrativi alimentati con il Tfr per consentire di andare in pensione a coloro che non hanno raggiunto l'importo dell'assegno sociale con il sistema contributivo e andare così in pensione di vecchiaia a 67 anni.

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