Nato in Brasile, 32 anni, Marco Antonio Procopio è il medico chirurgo che doveva operare la 22enne Margaret Spada, originaria del Siracusano, morta prima di un intervento di rinoplastica in un ambulatorio di un centro medico della Capitale, in zona Eur. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'università di "Vasile Goldis" di Arad, in Romania, è uno dei due indagati per il decesso della giovane.
L'inchiesta
Lo studio medico è stato sequestrato dai carabinieri del Nas e sulla vicenda la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Gli investigatori hanno sequestrato anche la cartella clinica all'ospedale Sant'Eugenio dove la ragazza era stata portata in gravissime condizioni ed è morta dopo quattro giorni di agonia. Sarà l'autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni, a stabilire con esattezza le cause del decesso, avvenuto il 7 novembre scorso. Secondo quanto ricostruito la giovane si sarebbe sentita male dopo la somministrazione dell'anestesia locale nella struttura dove era arrivata insieme al fidanzato dalla Sicilia. Margaret Spada avrebbe individuato il centro medico dopo aver visto un’inserzione su TikTok. Il fascicolo è affidato al pm Erminio Amelio che ha delegato gli accertamenti e le acquisizioni ai carabinieri del Nas. A quanto si apprende, nella struttura, sprovvista di una insegna esterna, non sarebbe stato trovato alcun documento, cartella clinica, consenso informato né registrazione, relativi all’intervento.
Il video del fidanzato
Agli atti dell'indagine c'è anche un video di pochi secondi girato dal fidanzato della ragazza. Il filmato riprenderebbe il momento in cui i medici tentavano di rianimare la ragazza che si era sentita male dopo la somministrazione dell'anestesia. L'autopsia si svolgerà venerdì al policlinico di Tor Vergata e i due indagati sono accusati di omicidio colposo. «La cosa assurda è che comunque si trattava di un intervento di routine e che una ragazza di 22 anni torna a casa dentro una bara, è inaccettabile per la famiglia». Ha detto l’avvocato Alessandro Vinci, legale dei familiari di Margaret Spada. «Andrei cauto a parlare di sala operatoria, non ci trovavamo certo in una struttura ospedaliera: è un ambulatorio, un centro medico», ha aggiunto.