Melania Trump first lady bis: «Questa volta sarà diverso». E snobba l'incontro con Jill Biden

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Melania Trump non sarà presente all'incontro tra il neopresidente eletto, il marito Donald Trump, e Joe Biden.  Ancora una volta sceglie di non presidiare la scena pubblica e snobba così Jill Biden. Soprannominata otto anni fa «la first lady riluttante» per essersi trasferita con mesi di ritardo alla Casa Bianca e per essersi tenuta spesso lontana dai riflettori, la moglie di Trump questa volta potrebbe interpretare in modo diverso, più assertivo, il suo ruolo al fianco di Donald Trump. Lei stessa lo ha lasciato capire nell'intervista rilasciata a Fox and Friends una settimana prima della vittoria elettorale del marito. A chi le chiedeva se la prospettiva di poter essere di nuovo first lady le provocasse ansia, ha risposto: «No, perché questa volta sarà diverso, ho molta più esperienza, conoscenza. Sono già stata alla Casa Bianca e quindi so esattamente cosa aspettarmi».

Ma a segnalare la possibilità di un nuovo approccio da parte della 54enne ex modella di origine slovena è stato soprattutto il messaggio alla nazione da lei postato sui social dopo la vittoria elettorale: «La maggioranza degli americani ci ha affidato questa importante responsabilità, noi salvaguarderemo il cuore della repubblica, la libertà». Parole e tono che fanno immaginare quindi un desiderio di essere coinvolta nella seconda Casa Bianca di Trump molto di più di quanto sia avvenuto durante la prima presidenza, quando spesso impegni ed incombenze tradizionalmente della first lady venivano svolte da Ivanka Trump, allora consigliere alla Casa Bianca.

 Il messaggio post elettorale conferma come la signora Trump, che negli anni scorsi media americani descrivevano come 'separata in casa' dal marito e insofferente per tutte le cause, anche imbarazzanti, che l'ex presidente accumulava, non solo abbia sconfessato tutti ripresentandosi al suo fianco nei momenti clou della sua nuova campagna. Ma anche che sia riuscita a trovare sua più distinta voce, come ha mostrato con la lunga lettera agli americani dopo il tentato assassinio del marito il 13 luglio scorso in Pennsylvania. «Quando ho visto quel proiettile colpire mio marito Donald, ho capito che la mia vita e quella di Barron erano sull'orlo di un cambiamento devastante», scriveva la futura first lady, parlando poi di «un mostro che ha visto in mio marito una macchina politica disumana» e «ha tentato di eliminare la passione di Donald - la sua risata, l'ingegno, l'amore per la musica e l'ispirazione».

Nei mesi scorsi, Melania ha avuto occasione di sperimentare questa nuova voce nel libro di memorie, dal titolo «Melania», uscito lo scorso settembre e lodato dal marito, nel discorso della vittoria, un best seller. Bisogna notare che nel libro, però, la futura first lady ha assunto un posizione a difesa del diritto d'aborto, parole che apparvero in contrasto con l'orientamento del partito repubblicano e del marito stesso.

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