Napoli, parcheggiatori abusivi in zona ospedaliera: 41 denunce per una donna ma resta libera

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Da oggi anche i parcheggiatori abusivi di Napoli hanno la loro “first lady”: con le 41 denunce collezionate solo dall’inizio dell’anno, Iolanda S. - 51enne napoletana con residenza a Mugnano - straccia ogni record posizionandosi saldamente sul podio degli estorsori della sosta in città. La scoperta arriva dopo l’ultima operazione condotta dai carabinieri della compagnia del Vomero, che hanno beccato la donna nella zona ospedaliera, e precisamente nel piazzale antistante al Cardarelli. Con quella di ieri la signora ha raggiunto quota 41 denunce nel 2024. Imperturbabile e quasi serafica, ha intascato anche quest’ultimo verbale con accessoria sanzione nella certezza che anche stavolta, come tutte le altre, non pagherà un centesimo.

Merita di essere raccontata la “carriera” intrepida di questa paionaria della sosta selvaggia. Chi ha avuto la sventura di incrociarla nell’esercizio delle sue funzioni in strada ne ricorda il piglio deciso, al limite dell’aggressivo, in diverse zone della città. Pensate che i militari dell’Arma guidati dal maggiore Sergio Vaira nel corso delle indagini si sono imbattuti nella sua immagine ripresa addirittura da Google Street View mentre è in piena azione nella zona di via Cavone delle Noci allo Scudillo, zona Capodimonte.

Ma c’è di più: la donna, nel solo periodo compreso tra il 2012 e il 2018 è incappata nei controlli della polizia municipale 111 volte, collezionando qualcosa come 102.487 euro di sanzioni (tra principali e accessorie). E questi sono soltanto i dati della Municipale. Cifre che forniscono il più sconfortante dei quadri del pianeta parcheggiatori abusivi, e delle armi spuntate che lo Stato ha nel contrastare questo fenomeno. Il recordman del parcheggio selvaggio è ad oggi detenuto da G.Q., che nello stesso periodo ha collezionato 740 denunce ed altrettante sanzioni.

Nel corso dell’operazione, oltre alla donna, sono state denunciate altre dieci persone. Un business, quello dei parcheggiatori abusivi, che muove cifre da capogiro. Lo sanno bene i napoletani e quanti devono recarsi nella zona ospedaliera, una delle più remunerative “riserve di caccia” degli abusivi: Cardarelli, Pascale, Policlinico, Monaldi, Cotugno e Santobono.

I parcheggiatori qui (come altrove) impongono la propria legge, senza troppi giri di parole. Con la tariffa chiara imposta come vera e propria estorsione. La stragrande maggioranza è recidiva: capita sempre più spesso che i soggetti incappino nei controlli anche più volte in una sola giornata.

Altri numeri emersi dall’operazione dei carabinieri: un 36enne e un 55enne contano insieme 24 denunce solo quest’anno, 12 a testa. Altri ne hanno incassate cinque, due o tre. Nulla a confronto con la storia di Iolanda S. e di G.Q.

Le tariffe sono sempre molto alte. Dieci euro per la sosta dell’auto, anche se lasci l’automobile o lo scooter solo per pochi minuti (per i motorini c’è una tariffa “ridotta” di cinque euro.

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I parcheggiatori abusivi della zona ospedaliera sono tra i più scaltri: sfruttano lo stato di necessità dei tanti automobilisti che hanno necessità di una visita medica o di recarsi a trovare un familiare, un amico ricoverato. E il conto va saldato sempre e rigorosamente in anticipo. I militari hanno controllato la zona ospedaliera per tutto la giornata di martedì, e continueranno a farlo anche nelle prossime ore. Non bisogna dare tregua. Nel solo ultimo mese, oltre a quelle di ieri, i carabinieri della compagnia Vomero hanno denunciato 21 persone, ne hanno segnalate cinque all’autorità giudiziaria.

Dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli arriva l’ultima denuncia. Il 12 novembre a Chiaia, all’esterno del Liceo Umberto (lato di via Lomonaco) un parcheggiatore abusivo ha inveito contro due ausiliari del traffico che svolgevano il loro lavoro, minacciandoli allo scopo di allontanarli per avere campo libero. La scena è stata ripresa dal cellulare di un residente. “Abbiamo segnalato l’accaduto alle autorità” - dichiara Borrelli - dal momento che a Chiaia si stanno portando avanti da tempo interventi di contrasto a tali fenomeni esigiamo maggiore attenzione in questo punto preciso del quartiere».

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