Dopo aver incontraro la neo eletta all'Europarlamento al presidio di San Didero, i No tav hanno divelto le transenne per tornare a insediarsi nei terreni da poco espropriati
Dopo lo sgombero di alcune settimane fa, i gruppi No Tav questo pomeriggio, 20 ottobre, sono tornati in Val Susa e hanno divelto tutte le strutture poste a tutela dei terreni espropriati e sgomberati, ricostruendo lì un presidio contro la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Proprio nella giornata di oggi, un un altro presidio in Val Susa, a San Didero, Ilaria Salis ha organizzato la quarta tappa del suo tour "Questa notte non sarà breve". Dopo l'evento al centro sociale Askatasuna, che già aveva scatenato polemiche, ecco quello con i violenti No Tav, che da anni si rendono protagonisti di scontri con la polizia, anche intensi, per cercare di fermare i lavori di costruzione dell'alta velocità.
L'assalto all'area espropriata di San Giuliano è avvenuto dopo l'incontro con l'europarlamentare. "I No Tav si riprendono il presidio di San Giuliano", hanno dichiarato dopo aver sfondato i jersey, estirpando le barriere di protezione. Quell'area è competenza di Telt, che era riuscita a ottenere lo sgombero degli attivisti che, in qualche modo, sono riusciti a eludere i controlli. Nei giorni precedenti i No Tav hanno annunciato ricorso contro gli espropri. In nome dei proprietari hanno diramato una nota in cui informano dell'azione legale, "perché ritengono che quel terreno, trasformato in fortino militare, sia ancora legittimamente in loro possesso e utilizzabile".
I proprietari, si legge ancora, "non riconoscono la validità della procedura di esproprio e per questo, salvo una piccola delegazione decisa insieme, non si sono presentati. Prima ancora che le procedure di esproprio fossero terminate e quindi in pieno diritto di stare nella loro proprietà, a notte fonda, qualche centinaio di persone che erano presenti in loco, sono state attaccate con sproporzionata violenza e cacciate dai loro terreni a colpi di lacrimogeni. Tutta la zona è stata militarizzata ed è stata chiusa la statale per diversi giorni causando disagi fortissimi alla popolazione".
Per questa ragione hanno organizzato per oggi il blitz nei terreni, causando un danno al cantiere.
Non una giornata qualunque, quella di oggi, proprio perché il presidio No Tav è stato legittimato dalla presenza di Ilaria Salis, eletta in Europa con Avs. La stessa europarlamentare si è fotografata davanti alle recinzioni del presidio di San Giuliano, proprio quello che oggi è stato assaltato, prima di raccontare la sua personale esperienza nel movimento No Tav.