A Beltiglio, piccola frazione di Ceppaloni in provincia di Benevento, si è compiuta una piccola rivoluzione digitale. Un evento che, se pur locale, porta con sé risvolti significativi in termini di connessione e telemedicina. Al centro della vicenda c'è Onofrio Catalano, luminare della radiologia originario del Sannio, titolare di una cattedra alla Harvard University e radiologo al Massachusetts General Hospital di Boston. Grazie a un intervento mirato sulla connettività nella zona, Catalano oggi può condurre i suoi studi da remoto direttamente dalla sua casa natale e consultare Pet, Tac, risonanze magnetiche realizzate dall'altra parte dell'oceano che gli inviano gli assistenti. L'operazione nasce da un intreccio di volontà e risorse che ha coinvolto enti pubblici e privati. Per realizzare l'infrastruttura necessaria, infatti, Open Fiber ha collaborato con la Regione Campania e ottenuto un finanziamento tramite bando ministeriale. L'obiettivo? Fornire la fibra ottica direttamente nelle abitazioni di molte aree campane finora scoperte tra cui proprio Beltiglio, rispondendo così anche alle esigenze di Catalano. Il progetto ha potuto contare su fondi europei gestiti dalla Regione, che ha avuto il compito di coordinare l'intervento, particolarmente innovativo per un territorio periferico.
La tecnologia FTTH
L'infrastruttura installata si basa sulla tecnologia FTTH (Fiber to the Home), l'unica modalità che permette una velocità di connessione superiore a un gigabit al secondo. Per un professionista come Catalano, che lavora quotidianamente con immagini radiologiche di altissima definizione, una connessione così potente rappresenta una vera svolta: se prima per inviare una radiografia via Adsl ci sarebbero volute ore, adesso, con un gigabit al secondo, la trasmissione è istantanea. È una differenza sostanziale, che rende praticabile la telemedicina in tempo reale anche da un piccolo paese dell'entroterra campano. Il progetto messo a punto rientra nel quadro più ampio della copertura delle aree bianche, le zone meno popolose e meno appetibili per gli operatori di telecomunicazione, dove spesso le infrastrutture vengono realizzate solo con l'aiuto di fondi pubblici. In Campania, ad esempio, ci sono circa 312mila unità immobiliari coperte da reti FTTH grazie a fondi europei. Tuttavia, solo una piccola percentuale di queste aree utilizza effettivamente la fibra, sollevando un problema di take-up, ovvero di attivazione reale dei servizi offerti. In Italia, infatti, solo il 27% della popolazione con accesso a queste reti attiva un servizio in fibra, a fronte di una media europea molto più alta, come la Spagna dove registrano quasi il 90%.
La workstation di Beltiglio
L'operazione, però, non si è fermata alla mera installazione della fibra. Harvard ha inviato i propri tecnici direttamente da Boston per configurare l'avanzata workstation di Catalano, necessaria per svolgere al meglio le sue mansioni a distanza. Il medico ha potuto così trascorrere l'estate a Beltiglio, lavorando come se fosse nel cuore dell'ospedale universitario di Harvard, e tornerà per le festività natalizie, continuando a refertare pazienti da remoto con efficienza anche superiore. Ha infatti ammesso di aver prodotto molto di più rispetto al lavoro svolto nel suo studio di Boston. Il suo lavoro non si limita a refertare o analizzare dati, ma partecipa anche a convegni internazionali e tiene le sue lezioni, esattamente come se si trovasse nelle aule di Harvard. La storia dello scienziato dimostra però il potenziale di queste connessioni superveloci. Con l'infrastruttura a disposizione, sarebbe infatti possibile attivare servizi di telemedicina in molte aree periferiche, decongestionando le strutture sanitarie centrali e portando assistenza anche nelle zone più isolate. Questo, tuttavia, richiede non solo infrastrutture ma anche competenze digitali e consapevolezza da parte della popolazione locale, un tema su cui l'Italia ha ancora molta strada da fare. Il caso di Beltiglio rappresenta quindi un esempio virtuoso, ma anche un invito a sfruttare meglio le risorse già disponibili sul territorio e sull'importanza della fibra ottica per aprire nuove possibilità di sviluppo e innovazione anche nelle aree rurali d'Italia.
(ha collaborato Marianna D'Alessio)