Picchiata, spinta nella cuccia del cane e costretta a camminare a quattro zampe: l'orrore su una donna

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Una donna residente in provincia di Siena ha accusato il marito di averla insultata, massacrata di botte e minacciata per oltre un anno. In un'occasione, dopo averla picchiata, l'avrebbe spinta nella cuccia del cane, obbligandola a camminare a quattro zampe

 l'orrore su una donna

Sarebbe stata insultata, minacciata e massacrata di botte a più riprese dal marito, il quale se la sarebbe presa talvolta anche con i figli minorenni. Il coniuge l'avrebbe inoltre umiliata in più modi: l'avrebbe persino costretta a camminare a quattro zampe in segno di scherno, dopo averla buttata sulla cuccia del cane che avevano in casa. Protagonista della vicenda che arriva dalla Toscana è una donna residente in provincia di Siena, la quale ha denunciato il partner accusandolo di maltrattamenti e violenze. La prima udienza si è tenuta in tribunale nelle scorse ore, con il gup che ha rinviato ogni sviluppo alla prossima settimana. Stando a quanto riportato dalla stampa toscana, i fatti contestati sarebbero avvenuti nell'arco di poco più di un anno, fra l'estate del 2022 e il gennaio del 2024. Mesi nei quali la donna avrebbe vissuto una situazione infernale, secondo quanto da lei stessa raccontato: botte, minacce ed offese sarebbero state all'ordine del giorno.

In più frangenti l'uomo l'avrebbe afferrata per il collo, presa a calci e schiaffeggiata. E in almeno un caso avrebbe aggredito anche uno dei figli della donna, il quale era intervenuto nell'occasione per cercare di difendere la madre dall'ira del patrigno. La presunta vittima denuncia insomma vessazioni ed umiliazioni continue, citando una serie di episodi dai tratti surreali. In un'occasione, dopo averla insultata e spinta nella cuccia del cane, l'avrebbe ad esempio obbligata a muoversi a quattro zampe. Anche se l'episodio che ha fatto da spartiacque, inducendo la donna a denunciare il coniuge, risale al novembre del 2023: i due si trovavano in vacanza, quando per motivi non meglio specificati avrebbero iniziato a discutere. Una lite degenerata nel giro di poco tempo, con l'uomo che ad un certo punto, in preda alla collera, avrebbe rotto alcuni piatti gettandoli con forza sul pavimento.

Per poi afferrare la consorte per i capelli, strappandole di dosso i vestiti e costringedola ad uscire in strada in canottiera e mutande. Con il senno di poi per la donna, portata all'ospedale dove aveva rimediato due settimane di prognosi a causa dei traumi riportati, sarebbe stata proprio quell'aggressione la goccia che ha fatto traboccare il vaso: dopo quell'ultimo episodio, avrebbe deciso di andarsene.

Ed avrebbe deciso di denunciare il marito perché quest'ultimo non avrebbe accettato la sua decisione e l'avrebbe tempestata di messaggi, alcuni dei quali minacciosi. Una ricostruzione dei fatti che l'avvocato difensore ha in parte contestato, raccontando un'altra versione della storia. Ma sarà a questo punto il giudice a doversi esprimere.

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