Si era scagliato contro gli agenti armato di coltello l'uomo ucciso questa mattina davanti alla stazione di Verona Porta Nuova. Contrariamente a quanto si era appreso, lo straniero è stato ucciso da un colpo di pistola sparato da uno dei poliziotti.
Poliziotto spara e uccide straniero
Da quanto si è appreso, l'uomo in un primo tempo ha aggredito gli agenti della Polizia locale intervenuti per i rilievi di un incidente automobilistico. In seguito si è diretto verso la stazione ferroviaria dove, in preda ad uno stato di alterazione (probabilmente dovuto all'assunzione di sostanza alcoliche o stupefacenti) ha preso a calci la biglietteria danneggiandola, in seguito alcune auto parcheggiate ed anche la vetrina di una tabacchiera. Due ore più tardi, verso le 7 di questa mattina, l'uomo è tornato davanti alla stazione dove una pattuglia della Polizia di Stato ha cercato di fermarlo per procedere alla sua identificazione. Ha reagito con violenza ed ha aggredito i poliziotti brandendo un coltello. Uno degli agenti ha sparato alcuni colpi a scopo intimidatorio e poi ha colpito l'aggressore, che è rimasto ucciso.
Salvini: «Non ci mancherà»
«Con tutto il rispetto, non ci mancherà. Grazie ai poliziotti per aver fatto il loro dovere». Lo afferma sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, commentando l'uccisione davanti alla stazione Verona, da parte di un agente, di uno straniero che si era scagliato con un coltello contro i poliziotti.
I precedenti nella zona
L'episodio accaduto questa mattina è solo l'ultima di una serie di violenza che si sono registrate a Porta Nuova negli ultimi giorni. Sabato scorso agenti della Polfer erano stati aggrediti da un algerino 36enne, che si era rifiutato di scendere da un treno ed era stato arrestato dopo aver scagliato un basamento di pietra contro i poliziotti. Il giorno prima era finito in manette un cittadino marocchino di 39 anni che si aggirava nello scalo ferroviario brandendo una spranga di ferro con la quale ha minacciato i ferrovieri e poi ha cercato di colpire gli agenti della Polizia Ferroviaria e i militari dell'Esercito Italiano impiegati nel servizio "Stazioni Sicure".
Le indagini
È un 26enne originario del Mali l'uomo ucciso dopo aver aggredito un poliziotto questa mattina all’alba in stazione a Verona. È quanto si precisa in una nota congiunta della procura e della questura, in cui si spiega che l’agente ha risposto all’aggressore armato di coltello esplodendo tre colpi di arma da fuoco, uno dei quali l’ha colpito al petto. Il ragazzo straniero durante la notte è stato autore di una serie di danneggiamenti e violenze. In particolare, le telecamere lo hanno ripreso poche ore prima mentre, sempre armato di coltello, aggrediva degli operatori della Polizia Locale che sono stati costretti ad allontanarsi e chiedere supporto per sfuggire alla sua furia. Tornato nella stazione di Verona Porta Nuova, il 26enne ha ripreso le sue azioni violente arrivando a scagliarsi anche contro un operatore della Polizia ferroviaria che, aggredito da posizione ravvicinata, ha esploso tre colpi in rapida successione, uno dei quali ha colpito al petto lo straniero. Lo stesso poliziotto ha disperatamente tentato di rianimare l’uomo ferito, che però è deceduto pochi minuti dopo. Sulla vicenda indaga la procura di Verona con il pm Maria Diletta Schiaffino. Al vaglio tutte le immagini registrate dalle numerose telecamere presenti nella zona. «L’indagine - conclude la nota congiunta - potrà quindi avvalersi di riscontri oggettivi che saranno fondamentali per una ricostruzione completa ed imparziale di quanto accaduto».