Pronte le bombe anti bunker: l'arma Usa che spaventa Kim (e Iran)

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Se i bombardieri stealth B-2 Spirit hanno colpito e neutralizzato i bersagli nascosti dei ribelli yemeniti, allora vuol dire che possono fare altrettanto anche con analoghi obiettivi dislocati nei territori controllati da Pyongyang e Teheran

 l'arma Usa che spaventa Kim (e Iran)

Nei giorni scorsi, gli Stati Uniti hanno sganciato bombe anti bunker sui depositi di armi sotterranei degli Houthi nello Yemen. Al di là del significato strategico di questa azione, ossia che la guerra tra Israele e Hamas/Hezbollah si sta estendendo all'intera regione mediorientale, la mossa di Washington contiene un implicito avvertimento indirizzato a Corea del Nord e Iran.

Già, perché se i bombardieri stealth B-2 Spirit hanno colpito e neutralizzato i bersagli nascosti dei ribelli yemeniti, allora vuol dire che possono fare altrettanto anche con analoghi obiettivi dislocati nei territori controllati da Pyongyang e Teheran. Per la cronaca, pare che i B-2 abbiano sganciato bombe bunker-buster GBU-57 Massive Ordnance Penetrator (MOP)/B su cinque bunker contenenti armi utilizzate negli attacchi sferrati dagli Houthi contro le navi straniere transitanti nel Mar Rosso.

L’arma anti bunker degli Usa

Vale la pena soffermarsi sulle bombe bunker-buster GBU-57 Massive Ordnance Penetrator (MOP)/B. Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha descritto l'attacco come una dimostrazione della capacità degli Usa di colpire siti fortificati e profondamente interrati. Ma questo blitz, ha spiegato il sito Asia Times, è servito anche per inviare un avvertimento indiretto all'Iran, un alleato chiave degli stessi Houthi, e pure alla Corea del Nord, recentemente impegnata ad inviare soldati in Ucraina per sostenere le truppe di Vladimir Putin.

Sebbene i dettagli sulla GBU-57 MOP/B rimangano classificati, Global Security afferma che la si tratterebbe di una potente bomba a guida di precisione, del peso di circa 13.600 chilogrammi e contenente oltre 2.400 chilogrammi di esplosivo, progettata per penetrare obiettivi sepolti in profondità. È inoltre guidata dal sistema di navigazione inerziale (INS) assistito dal GPS, può essere lanciata dai bombardieri B-52 e B-2 e può penetrare fino a 61 metri di cemento armato da 34,5 megapascal (MPa) o 38 metri di roccia moderatamente dura.

“Guerra sotterranea”

Gli attacchi B-2 con bombe MOP contro gli Houthi dimostrano la capacità degli Stati Uniti di condurre attacchi di precisione a lungo raggio contro obiettivi fortificati, evidenziando che gli avversari dotati di difese significative sono vulnerabili alla potenza di fuoco statunitense. Qui entrano in gioco Iran e Corea del Nord. Le strutture nucleari nascoste di Teheran, per esempio, sono state identificate come potenziali obiettivi per attacchi di distruzione dei bunker da parte degli Usa, così come le sue basi missilistiche e aeree sotterranee.

Oltre il Medio Oriente, l'impiego da parte degli Stati Uniti dei citati bombardieri per sganciare bombe MOP invia un chiaro messaggio anche alla Corea del Nord e potrebbe preoccupare la Cina in merito alla sua base sottomarina di Hainan, che si affaccia sul Mar Cinese Meridionale. Pyongyang continua a potenziare le sue capacità missilistiche attraverso la sua rete di strutture sotterranee (UGF), fondamentali per nascondere e proteggere i suoi sistemi di missili balistici.

Per quanto riguarda la Cina, la Cnn scriveva nell'agosto 2020 – sulla base di alcune immagini satellitari - che un sottomarino d'attacco nucleare (SSN) Type 093 era stato visto entrare in una base sotterranea nella base navale di Yulin, proprio sull'isola di

Hainan. Questo raro avvistamento sottolineerebbe l'uso strategico da parte di Pechino di strutture sotterranee per nascondere risorse militari, migliorare la sicurezza operativa e complicare la sorveglianza degli avversari.

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