Le contraddizioni di Valeria Bruni Tedeschi: attrice amata dalla sinistra, sorella dell'ex première dame, ora fidanzata con un uomo accusato di stupro
Valeria Bruni Tedeschi è tante cose. È un’attrice che ha impiegato i primi anni della sua carriera a rendersi incomprensibile al pubblico e, malgrado il suo pedigree, alla critica (sinistra). È un’attrice che ha poi trovato la sua cifra perfetta nel ruolo della nevrotica di talento. È la pargola di una disfunzionale, famosa, ricca e snobbissima famiglia francese. È la sorella, esente da sorellanza, di Carla Bruni: ex top model ed ex first lady, quella che ha sposato “l’uomo con l’atomica” (allora ce l’aveva) Nicolas Sarkozy. Valeria è un grumo di contraddizioni. Che sono pure il suo bello.
Ma l’incondizionata difesa del giovane fidanzato, Sofiane Bennacer, accusato di tre-stupri-tre in nome della presunzione di innocenza «che è un pilastro della democrazia», significa rinnegare l’ideologico femminismo del me too e sposare il garantismo di destra. Peggio che avere un cognato con l’atomica, che se non altro non dipende da lei.