Rc auto, in 2 anni stangata da 2 miliardi. Roma la più cara. In Italia il prezzo medio polizza è 414 euro a settembre 2024 (+17,3%)

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Sugli automobilisti italiani si è abbattuta una stangata silenziosa da oltre 2 miliardi di euro, determinata dal lento ma inesorabile aumento delle tariffe Rc auto registrato a partire dalla seconda metà del 2022. Lo afferma il Codacons, che sul tema pubblica oggi un report mettendo a confronto i dati provinciali Ivass da cui emerge come alcune città risultino più penalizzate di altre sul fronte della crescita delle tariffe assicurative. In Italia il prezzo medio della polizza Rc auto è passato dai 353 euro di gennaio 2022 ai 414 euro di settembre 2024, con un rincaro complessivo del +17,3% e un aggravio di spesa di 61 euro a copertura assicurativa. Considerate le 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, la crescita delle tariffe ha così determinato nell'ultimo biennio una stangata complessiva da oltre 2 miliardi di euro a carico degli automobilisti italiani - calcola il Codacons.

Se si analizza l'andamento nelle singole province, però, si scopre che nel periodo considerato ben 12 città hanno registrato una crescita media delle tariffe superiore al 20%. Il record spetta a Roma, dove il costo della polizza è passato dai 379,7 euro di inizio 2022 agli attuali 483 euro, con un aumento del 27,2% e una maggiore spesa in media pari addirittura a +103 euro ad assicurato. Tra le città più penalizzate Cagliari, dove le tariffe salgono del 22,5% (quasi +79 euro a polizza), Pordenone (+21,5%), Massa-Carrara e Caltanissetta (+21,3%).

«Gli automobilisti italiani continuano a subire la crescita delle tariffe Rc auto, che dalla seconda metà del 2022 hanno invertito il trend tornando a salire in tutte le città - afferma il presidente Carlo Rienzi - E ciò avviene nonostante le compagnie assicurative registrino utili da capogiro che hanno raggiunto secondo l'Ivass quota 8 miliardi di euro nel 2023, in crescita del +249% rispetto all'anno precedente. Crediamo ci siano tutti i presupposti per avviare un attento monitoraggio sul settore teso ad accertare le cause degli spropositati rincari assicurativi a danno degli utenti».

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