Dai licei storici come il Visconti e il Righi di Roma, il Sacro Cuore di Milano e il Convitto Vittorio Emanuele II di Napoli, fino ai migliori istituti professionali con cui si trova subito un impiego e agli istituti tecnici che, dopo il diploma, consentono di scegliere tra studio e lavoro. Ci sono tante informazioni utili per la scelta della scuola superiore, nell’edizione di Eduscopio 2024, ma ne escono anche criticità da affrontare: l’effetto covid, infatti, è ancora ben tangibile nei percorsi universitari degli studenti che hanno vissuto la pandemia e ora ne sono penalizzati. Hanno forti lacune e temono l’esame, per questo non si presentano alle sessioni. Altro discorso per i diplomati dei tecnici e professionali: l’occupazione, per loro, è tornata ai livelli precovid. È online da oggi e, come sempre, gratuita la nuova edizione di Eduscopio elaborata dal gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi: il report ha analizzato i dati di 1.347.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici, il 2018-19, il 2019-20 e il 2020-21, in circa 8.150 indirizzi di studio nelle scuole superiori.
I CRITERI
Eduscopio prende in esame due aspetti diversi: la capacità dei licei e degli istituti tecnici di preparare gli studenti a un buon percorso universitario e la capacità degli istituti tecnici e professionali di preparare gli studenti ad entrare nel mondo del lavoro. Quindi, solo per i percorsi universitari, sono stati seguiti più di 1.120.000 diplomati nel loro primo anno: negli anni accademici 2019-20, 2020-21 e 2021-22. Primi in classifica, a Roma, sono il classico Visconti, lo scientifico Righi, il linguistico Amaldi e il tecnico Da Vinci; a Milano il Sacro Cuore, il Volta e il tecnico Zappa; a Napoli il Convitto Vittorio Emanuele II per classico e scientifico e il privato Modigliani per i tecnici mentre a Torino si posizionano primi il Gioberti, lo Spinelli e il Russell-Moro-Giarini. Quest’anno, per la prima volta, sono stati analizzati anche gli esiti universitari dei diplomati dello scientifico-sportivo, come il Croce a Roma, e riscuote sempre più interesse tra le famiglie sapere la percentuale di diplomati in regola: vale a dire quanti studenti iscritti al primo anno, per ogni scuola, hanno raggiunto senza bocciature il diploma cinque anni dopo. Se la percentuale è alta, la scuola è molto “inclusiva” e si impegna per non lasciare nessuno indietro.
Che cosa ne emerge? In generale, purtroppo, si sente ancora l’effetto covid: la più recente delle tre coorti di diplomati presa in esame è quella dell’anno scolastico 2020-2021. Si tratta di studenti che hanno avuto un percorso scolastico decisamente logorato dalla pandemia, per metà del quarto anno e per quasi tutto il quinto anno di scuola superiore. Nonostante i voti della maturità siano stati tutti mediamente più alti rispetto al passato, con la media dell’83 rispetto a quella del 77 del 2019, poi gli esiti universitari sono stati critici. E' aumentata infatti la percentuale di coloro che non hanno dato esami al primo anno: quasi il 20% rispetto al 14% nel 2017 e nel 2018. Le cause sono diverse: sia la mancata preparazione in ambito scolastico, con lacune mai colmate ed evidenti poi all’università, sia la paura di affrontare un test o un esame con una forte presenza di ansia, per cui i ragazzi andrebbero aiutati. Sono così peggiorate la percentuale di crediti universitari acquisiti e la media dei voti.
LA TENDENZA
Una triste tendenza che non si ritrova però tra gli esiti lavorativi per i diplomati tecnici e professionali del 2021 che, al contrario, hanno trovato lavoro in percentuali simili a quelle del precovid. La percentuale di coloro che hanno lavorato almeno 6 mesi entro i primi due anni dal diploma sfiora infatti il 35%, con una crescita di cinque punti rispetto ai diplomati del 2020. Ed è anche leggermente diminuita la quota dei neet, i ragazzi che non lavorano e non studiano. Per aiutare le famiglie nella scelta della scuola superiore, il ministro all'Istruzione e al merito ha scritto una lettera di orientamento in cui riporta le informazioni sulle scelte degli studenti, anche per Its Academy, con le richieste dal mondo del lavoro.