Sistemi di puntamento anti-drone sui fucili: la mossa dei marines Usa contro la Cina

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Il Corpo dei Marines sta testando un particolare sistema di puntamento anti drone installato sui suoi fucili di servizio standard. Ecco di che cosa si tratta

 la mossa dei marines Usa contro la Cina

Un nuovo equipaggiamento militare per rafforzare la difesa degli Stati Uniti nei confronti delle minacce aree rappresentate dai droni. Il Corpo dei Marines sta testando un particolare sistema di puntamento anti-drone installato sui suoi fucili di servizio standard. Nello specifico, la 3a Divisione Marine alle Hawaii ha rilasciato alcune immagini di una dimostrazione a fuoco vivo nella quale si vede un fucile automatico da fanteria M27 (IAR) da 5,56x45 mm munito del sistema di controllo di fuoco ZeroMark (FCS). Da tempo l'esercito statunitense sta istruendo le proprie truppe alle Hawaii nel caso in cui dovessero, in futuro, ritrovarsi ad affrontare la Cina in un conflitto regionale. Un anno fa, non a caso, il New York Times spiegava come Washington stesse addestrando decine di soldati del Corpo dei Marines a muoversi nel cuore della giungla, ovvero in un contesto geografico tipico di numerose aree del sud-est asiatico.

Il jolly dei Marines Usa

Secondo quanto riportato da The War Zone, il Corpo dei Marines sta testando un sistema per fucili di servizio standard che regola automaticamente il punto di mira con l'aiuto di un calciolo motorizzato. L'obiettivo di un simile jolly militare? Semplice: aiutare i soldati ad abbattere i droni. L'operazione, tra l'altro, rientra nella spinta cercata da Washington per aiutare ogni singolo Marine a proteggersi al meglio contro le minacce aree di Uav (in continua crescita), soprattutto nel quadrante dell'Indo-Pacifico, dove la Cina ha investito molto in questi velivoli.

ZeroMark, per la cronaca l'azienda che sta sviluppando lo strumento citato, è una startup con sede a New York fondata nel 2022 che afferma di avere "radici profonde in Israele". Lo scorso maggio, la società ha annunciato una nuova infusione di 7 milioni di dollari in finanziamenti di capitale di rischio per supportare il suo FCS anti-drone. "Lo ZeroMark FCS è uno strumento basato sull'intelligenza artificiale che migliora la precisione della mira e le capacità anti drone, fornendo ai Marines uno strumento portatile e in tempo reale per rilevare e rispondere alle minacce", ha intanto spiegato la 3a Divisione Marine.

I Marine ha intanto assegnato una parte significativa delle sue forze al terreno afoso e piovoso di Okinawa, in Giappone, e nei mesi scorsi si è anche allenato con i suoi partner vicino all’Equatore. Per l’esercito Usa, inoltre, le Hawaii sono diventate un proxy regionale in chiave anti-cinese.

Il sistema di puntamento anti drone

Il servizio offerto da ZeroMark è influenzato dai mirini ottici computerizzati della serie SMASH 2000 della ditta israeliana Smart Shooter: gli stessi mirini che hanno la capacità di rilevare e agganciare bersagli di interesse, anche quelli in movimento, e calcolare un punto di mira ottimale per il tiratore. A seconda di come il sistema è configurato su una particolare arma, può persino impedire che il grilletto venga premuto finché l'arma non è correttamente puntata al bersaglio.

In ogni caso, il sistema di puntamento nel FCS è simile, in alcuni tratti molto generali, a quello della famiglia SMASH. Utilizza una serie di sensori, tra cui telecamere elettro-ottiche e LIDAR, abbinati a visione artificiale e algoritmi software avanzati, per acquisire i bersagli, secondo l'azienda. Dove l'offerta di ZeroMark differisce in modo più sostanziale è, semmai, nel suo calcio articolato motorizzato, che utilizza i dati dei sensori per aiutare a spostare fisicamente il punto di mira della pistola.

Questo, a sua volta, aiuta il tiratore a ingaggiare il bersaglio con maggiore precisione e velocità. Zeromark ha fatto sapere che il sistema è facile da installare e disinstallare a seconda delle necessità su un'ampia varietà di tipi di fucili diversi.

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