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"Era già tutto previsto": i versi di Riccardo Cocciante tornati di moda in Parthenope, il film di Paolo Sorrentino. E qui sempre di Napoli parliamo.
Geatano Manfredi - come ampiamente anticipato nell'edizione cartacea del 17 novembre sarà con ogni probabilità il nuovo presidente dell'Anci e a battezzarlo sarà il Capo dello Stato Sergio Mattarella a Torino dove si svolgerà mercoledì la votazione. Il lavoro dei dem sottotraccia svolto dalla segretaria Elly Schlien e da Antonio Decaro eurodeputato dem e Presidente uscente dell'Anci, ha dato i suoi frutti durante una video call di ieri alla quale ha partecipato il sindaco del capoluogo piemontese Stefano Lo Russo unico antagonista rimasto in campo per Manfredi.
A Lo Russo andrà probabilmente una vicepresidenza o più ancora il ruolo di coordinatore dei sindaci all'interno del suo partito, il Pd. Dai dem - ha lavorato forte per Manfredi anche il parlamentare napoletano Marco Sarracino - trapela che la disfida nord-sud non serviva a nessuno. Ma soptrattutto che ora Manfredi deve esercitare da subito il suo ruolo di Presidente in pectore dell'Anci unendo tutte le anime dei primi cittadini del Paese.
Manfredi ha chiesto e ottento che il Pd facesse la sua parte. Il Partito - che non è il suo Manfredi non ha tessere - ora chiede che l''ex rettiore e ministro faccia arrivare al voto di mercoledi un'Anci compatta in tutte le sue componenti. «Manfredi ora faccia il Presidente» così si è chiusa la video call. E per il sindaco di Napoli ora comincia il bello o il brutto della vicenda Anci a seconda dei punti di vita da cui la si guarda.
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