Hoekstra (Commissario UE): «Bio-fuels non possono far parte del mix di transizione del settore auto, ma utili in altri settori»

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«La realtà è che i biocarburanti non possono far parte del mix» di transizione dell'automotive «perché è eccessivamente difficile renderli completamente neutrali dal punto di vista delle emissioni». Lo ha chiarito il commissario europeo designato per il Clima, Wopke Hoekstra, durante la sua audizione di conferma al Parlamento europeo, rispondendo a una domanda dell'eurodeputato di Fratelli d'Italia, Michele Picaro.

Il commissario olandese ha ribadito di credere in un «futuro brillante» per i biocarburanti, in particolare quelli di «terza generazione». Un futuro con più opportunità «non tanto nel comparto dell'automotive quanto, ad esempio, nell'industria delle compagnie aeree», in cui si lavora per renderli più sostenibili. «Probabilmente hanno bisogno di maggiori incentivi europei e di essere aiutati a innovare e a trarre profitto», ha puntualizzato. 

«Quello che suggerirei è che, insieme al commissario per i Trasporti Tzitzikostas e altri, intraprendiamo un dialogo con l'industria automobilistica», ha sottolineato Hoekstra, richiamando a più riprese l'importanza di «prevedibilità e condizioni di parità". «Mi batterò ferocemente per questo», ha insistito l'olandese esponente dell'Appello cristiano-democratico, appartenente al Ppe, sottolineando che nell'automotive al momento manca par condicio, un probabile riferimento alle auto elettriche cinesi. «Sono meno sicuro che cambiare i target salverà" il comparto, ha evidenziato ancora, indicando poi la necessità di «concentrarsi sull'elettrificazione». Nei suoi nuovi orientamenti politici, la Commissione von der Leyen si è impegnata «ad avere obiettivi precisi per gli e-fuel. Continuo a pensare che l'innovazione negli e-fuel sia più adatta ad altre filiere rispetto alle auto - ha precisato -. Ma faremo quello che abbiamo promesso».

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