Marina Berlusconi: «Certi giudici nemici del Paese, non di mio padre o della premier Meloni. Trump? Perplessa da molte dichiarazioni»

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L'operato del governo, la scelta di non occuparsi di politica, il rapporto del padre con i giudici e la questione dei diritti. Questi (e non solo) i temi affrontati da Marina Berlusconi, oggi a Roma per l'inaugurazione del nuovo bookstore Mondadori nella Galleria Alberto Sordi. 

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L'inaugurazione

Presente all'inaugurazione lo stato maggiore azzurro.

Anche se invitato, non ha partecipato il segretario nazionale, Antonio Tajani, perché impegnato al G7 Sviluppo di Pescara. Presenti invece i capigruppo di Camera e Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri; la vicesegretaria del partito Deborah Bergamini e l'eurodeputata Letizia Moratti, presidente della Consulta forzista. Al vernissage presenti anche Gianni Letta, ex braccio destro del Cav, trait d'union tra Mediaset, Forza Italia e le istituzioni, e Fedele Confalonieri, attuale presidente di Mediaset, altro storico collaboratore del fondatore del centrodestra, scomparso all'età di 86 anni il 12 giugno del 2023. Marina Berlusconi è arrivata nella Capitale nelle vesti di presidente del gruppo Mondadori (carica ricoperta dal febbraio 2003): la prima figlia del Cav è anche presidente di Fininvest e lo scorso settembre ha lanciato la nuova casa editrice intitolata al papà, la "Silvio Berlusconi Editore". Nel giugno 2024 è stata nominata Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e riceverà l'onorificenza al Quirinale il 30 ottobre.

Silvio Berlusconi e il nuovo governo

«Certi giudici non sono nemici di mio padre o della Meloni, ma sono nemici del Paese». Lo ha detto Marina Berlusconi a margine dell'inaugurazione della nuova libreria Mondadori alla Galleria Sordi di Roma. Spazio poi al commento sull'operato del governo, che ha "festeggiato" ieri i due anni. «Sul governo esprimo un giudizio positivo».

«Io resto fortemente negativa sulla logica della tassazione degli extraprofitti che trovo demagogica e anche dannosa per il mercato, ma questo provvedimento deciso dal governo mi sembra condivisibile e di buon senso, intanto perché tutela anche la credibilità del nostro sistema creditizio, poi trovo che anche la decisione di destinare le risorse che verranno ricavate a un settore che ha molto bisogno, come la sanità, sia una scelta condivisibile».

La questione dei diritti e della maternità surrogata

«La questione dei diritti non è di destra né di sinistra, ma di civiltà e umanità, poi serve un cambiamento che richiede tempo, ma la politica ha il compito di fornire risposte a una società che cambia. L'evoluzione non deve essere frenata: io ho detto di sentirmi più vicina alla sinistra di buon senso per quanto riguarda questi temi perché su questi temi specifici finora la sinistra si è mostrata più aperta e attiva. Poi il buonsenso c'è da entrambe le parti e dobbiamo augurarci che prevalga». Così Marina Berlusconi tornando sulle sue parole sui diritti civili. Discorso diverso, invece, sulla maternità surrogata: «La maternità - ha infatti detto - non si può trasformare in una mercificazione del corpo femminile. Sulla Gpa sto facendo delle riflessioni. Io non sono di sinistra, sono una liberale berlusconiana», ha concluso.

Il possibile impegno in politica

«No. La mia risposta è sempre la stessa». Così Marina Berlusconi alla domanda sul suo possibile impegno in politica. «Faccio un lavoro impegnativo - ha proseguito - di cui sento tutta la responsabilità e che mi piace tantissimo e questo è quello che intendo continuare a fare. La politica la seguo con grande interesse». La presidente di Fininvest ha poi parlato anche dell'ipotesi di un impegno politico del fratello Pier Silvio, ceo di Media for Europe: «Quando si tratta di Pier Silvio, parla Pier Silvio e decide lui. Però mi sembra che quando gli è stato chiesto di una discesa in campo lui lo abbia escluso in modo chiaro».

Il parere su Trump e Harris

«Kamala Harris mi ha fatto una buona impressione, l’ho trovata capace e determinata e credo abbia buone chances nel testa e testa con Trump anche se la sua esperienza da vicepresidente non sempre l’ha messa in buona luce». Lo ha detto Marina Berlusconi a margine della inaugurazione del Mondadori Store. «Se dovessi votare oggi sarei in grande difficoltà. Temo che gli Usa siamo destinati ad una lunga stagione di divisioni e contrapposizioni», ha proseguito. «Io sono sempre stata filo repubblicana, però molte dichiarazioni di Trump mi lasciano perplessa - ha proseguito - Se penso per esempio a quello che ha detto sulla possibilità che gli Usa escano dalla Nato e sulle sue posizioni protezionistiche e con una politica dei dazi che minaccia il libero mercato. Quello che spero, e che mi auguro, è che se dovesse essere rieletto le sue azioni concrete possano essere diverse dal programma». Sul paragone tra Donald Trump e il padre, Silvio Berlusconi, ha risposto: «Mio padre è stato un liberale vero, in dialogo con tutti, anche con i suoi avversari ed ha incarnato valori positivi dall’ottimismo all’europeismo. Le idee di Trump si basano invece su -ismi diversi , come nazionalismo, protezionismo e isolazionismo».

L'assenza di Giorgia Meloni

«Ma certo che mi avrebbe fatto piacere se fosse venuta qui, ma potete immaginare gli impegni della presidente del Consiglio». Così Marina Berlusconi a margine della inaugurazione del bookstore di Mondadori a Roma risponde a chi gli chiede se gli avesse fatto piacere la presenza di Giorgia Meloni.

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