Ha risposto alle domande del gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia l’ex dg di Sogei, Paolino Iorio, arrestato per corruzione mentre intascava una tangente da 15 mila euro da un imprenditore. Iorio da venerdì scorso è in carcere dopo che la Procura di Roma ha chiesto e ottenuto l’aggravamento della misura dai domiciliari. Secondo gli inquirenti Iorio avrebbe cancellato dal sistema di videosorveglianza della sua abitazione le immagini degli ultimi quindici giorni.
L'interrogatorio
Oggi Iorio, a quanto si apprende, ha ribadito precisando ulteriormente davanti al gip i contenuti delle consulenze date all’imprenditore sostenendo, a suo dire, che hanno nulla hanno a che fare con ruolo il rivestito in Sogei in quel momento. Iorio avrebbe inoltre spiegato, sempre a quanto si apprende al termine dell’atto istruttorio, che i pagamenti fatti alle società dell’imprenditore avvenivano con firma congiunta apposta solo a valle dell’approvazione delle competenti strutture. La difesa di Iorio, rappresentata dagli avvocati Giorgio Perroni e Bruno Andò, che hanno già presentato ricorso al Riesame, hanno chiesto al gip la scarcerazione del loro assistito o in subordine la misura interdittiva o gli arresti domiciliari. Il giudice, che ha trasmesso gli atti ai pm per un parere sulle richieste formulate dalla difesa, si è riservato sulla decisione.