Dai salotti del piccolo schermo alla guida del Pentagono. In una mossa a sorpresa Donald Trump ha nominato come suo segretario alla Difesa Pete Hegseth, veterano ex anchor di Fox. Conservatore convinto e sostenitore delle politiche dell'America First, il 44enne si è conquistato negli anni la stima e l'ammirazione del presidente eletto, che lo valutò per la guida del Dipartimento dei Veterani durante il suo primo mandato. Allora, però, Hegseth venne ritenuto troppo giovane. Ora invece, secondo Trump, ha tutte le carte in regola per guidare il Pentagono, organismo con un budget da oltre 800 miliardi di dollari, 1,3 milioni di militari in servizio e 1,4 milioni di riserve, membri della Guardia nazionale e dipendenti civili. Nato in Minnesota, Hegseth ha studiato a Princeton prima e Harvard poi, ed è stato in missione in Afghanistan, Iraq e a Guantanamo. Nel 2014 è approdato a Fox e ha conosciuto Trump, con il quale ha coltivato un rapporto stretto che gli ha consentito nel 2019 di fare pressione per la grazia e il reintegro del sottufficiale Edward Gallagher, accusato dalla giustizia militare di crimini di guerra. Un pressing che ha funzionato, con Gallagher graziato da Trump e il segretario alla Marina licenziato.
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«Comitato dei guerrieri»
Fervente sostenitore della necessità di rendere l'esercito più letale, Hegseth è contrario alle donne in combattimento perché «indeboliscono» le divisioni in cui operano. La diversità, ha spiegato, è un punto di forza dell'esercito «perché gli uomini bianchi e le minoranze possono comportarsi in modo simile, lo stesso però non è vero per le donne». Nel mirino del prossimo segretario alla Difesa non ci sono solo le donne ma tutta la cultura 'woke' che, a suo avviso, va rimossa interamente e rapidamente dall'esercito. Un repulisti che potrebbe essere effettuato anche con l'aiuto del 'comitato dei guerrieri' per facilitare le purghe dei generali «privi delle qualità di leadership richieste». Dell'organismo farebbe parte personale militare in pensione selezionato direttamente da Trump e con il potere di raccomandare la rimozione dei generali inadeguati, una categoria in cui rientrerebbero quelli 'woke' che promuovono la diversità e, probabilmente, anche quelli implicati nel ritiro dall'Afghanistan, contro i quali Trump si è scagliato più volte.
Choc tra gli ufficiali
Gli ufficiali del Pentagono, secondo indiscrezioni riportate dai media americani, sarebbero rimasti «scioccati» sia dall'idea di un comitato dei guerrieri sia dalla nomina di Hegseth, che ha colto di sorpresa anche gli alleati di Trump. «Chi è?", è la domanda circolata non appena annunciata la nomina, decisa lunedì e confermata martedì. Oltre alla mancanza di esperienza, il timore più diffuso su Hegseth è quello di una iper-politicizzazione della Pentagono. Ma anche l'ipotesi che sia una nomina di facciata per consentire alla Casa Bianca di Trump di avere il controllo diretto della Difesa, dipartimento cruciale nella politica della 'pace attraverso la forza' che Trump vuole portare avanti.