Una flottiglia cinese guidata dalla portaerei Liaoning ha navigato vicino alle acque delle isole Dongsha (le isole Pratas) e ha continuato attraverso lo Stretto di Taiwan.
«Ora, sta salpando verso nord lungo la linea mediana occidentale e la stiamo monitorando attentamente», ha riferito il ministro della Difesa Wellington Koo, dopo che il suo ministero ha dato conto delle attività rilevate da martedì sera.
Si tratta di sviluppi maturati dopo le manovre a 'fuoco vivo' tenute da Pechino attorno all'isola di Niushan, il punto più vicino della costa cinese a Taiwan, a segnalare la pressione del Dragone sulla provincia ribelle.
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La flotta cinese a Taiwan
Le forze armate di Tiapei «hanno monitorato attentamente la situazione usando i sistemi congiunti di intelligence, sorveglianza e ricognizione e hanno adottato misure appropriate in risposta», ha riferito il ministero della Difesa sulla Liaoning.
Dal bollettino quotidiano sulle attività dell'Esercito popolare di liberazione cinese, invece, è emerso che 15 aerei e 6 navi da guerra sono stati tracciati nelle 24 ore alle 6 locali (mezzanotte in Italia), con 11 jet che hanno superato la linea mediana, entrando nella zona di identificazione di difesa aera (Adiz) centrale, di sudest e di sudovest di Taiwan.
La situazione
Infine, la Cina ha effettuato oggi lanci di satelliti alle 9.09 locali (3.09 in Italia), con una «rotta di volo sopra la nostra Adiz sudoccidentale verso il Pacifico occidentale», ha riportato sempre il ministero della Difesa, secondo cui «l'altitudine oltre l'atmosfera non ha rappresentato alcuna minaccia».
La Cina considera Taipei parte «inalienabile» e «sacra» del suo territorio e ha intensificato l'attività militare negli ultimi anni per rimarcare la sua sovranità, definendo la riunificazione un processo «irreversibile», senza escludere l'uso della forza.