La sorprendente comunicazione del Vaticano sul rifiuto del vescovo indonesiano ad essere cardinale, ha scatenato una valanga di speculazioni lasciando l'opinione pubblica a bocca aperta. Un vero giallo. Del resto i rarissimi casi per i quali il cardinalato è stato cancellato prima ancora di essere concesso si contano sulla punta delle dita e fanno subito venire in mente quello che accadde anche due anni fa, quando il Papa annunciò di voler fare cardinale un vescovo belga, Luc Van de Looy salvo poi accorgersi strada facendo che aveva insabbiato diversi casi di pedofilia. Anche in quell'occasione Van Looy chiese di non essere fatto cardinale e Papa Francesco ovviamentre accettò. Van de Looy ricevette però un anello cardinalizio che Van Looy descrisse come un dono personale del pontefice senza effetto canonico.
Cosa, invece, sia successo realmente in Indonesia è assai poco chiaro.
E probabilmente l'interogativo andrà avanti ancora parecchio. Secondo il tam tam curiale non pare sia tanto una questione legata alla gestione degli abusi. Il Vaticano - nella nota ufficiale di ieri - ha limitato ad informare che il vescovo sessantaduenne indicato dal pontefice tra i 21 cardinali del prossimo concistoro, Paskalis Bruno Syukur, ha fatto un passo indietro (richiesta subito accettata da Francesco) per «crescere ancora nella vita sacerdotale, nel servizio alla Chiesa e al popolo di Dio».
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In Vaticano circola con insistenza una voce secondo la quale il vescovo in questione avrebbe una specie di consorte e dei figli. Se così fosse non sarebbe tanto la gestione degli abusi sessuali alla base di questo provvedimento. Le fonti ufficiali preferiscono però tacere e non aggiungere nulla di più al comunicato di ieri sera alimentando ulteriormente le speculazioni.
Resta tuttavia un certo imbarazzo per questo nuovo incidente: viene messo in collegamento alle nuove procedure adottate da Papa Francesco nella scelta dei porporati. Mentre un tempo i candidati venivano normalmente affidati ad uno screening approfondito da parte delle strutture della Santa Sede (nunziature e Segreteria di Stato) con l'arrivo di Bergoglio la prassi si è notevolmente semplificata e spesso la scelta dei futuri cardinali matura solo a Santa Marta, senza ulteriori passaggi o confronti.
il vescovo indonesiano Syukur, dell'Ordine francescano dei Frati Minori, è nato a Ranggu il 17 maggio 1962, e dal 21 novembre 2013 è vescovo di Bogor. Dal 2018 al 2022 è stato secondo vicepresidente della Conferenza episcopale dell'Indonesia, e dal 2022 ne è segretario generale. La diocesi di Bogor, comprendente territori nell'isola di Giava, nel 2022 contava 94.381 battezzati su 20.559.829 abitanti.