Piero Marrazzo a Domenica In: «Perché sono stato con sex workers transessuali? Per piacere e solitudine»

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Piero Marrazzo è stato ospite a Domenica In, dove si è aperto in una lunga intervista con Mara Venier. L'ex politico, al centro di uno degli scandali più noti della storia italiana, ha ripercorso alcuni dei momenti più difficili della sua vita pubblica e privata, riflettendo sul passato e sulle sue prospettive per il futuro. Durante la conversazione con zia Mara, Marrazzo ha condiviso pensieri profondi su come ha affrontato le vicende che lo hanno travolto e su come ha cercato di ricostruire la sua vita dopo quel periodo turbolento..

L'intervista a Piero Marrazzo

Questa è la prima uscita di Piero Marrazzo per parlare del suo libro “Storia senza eroi”, dedicato al fratello scomparso un mese prima, che racconta l'uomo dietro la cronaca.

Mara vuole sottolineare da subito come Piero sia una vittima.

«Sono stato vittima anche delle fake news - dice Marrazzo -, dell'inquinamento che a volte parte dal web. Pensa che circolava la voce sul fatto che fossi stato arrestato, ma come fa una vittima a poter essere arrestata? Secondo loro sarei stato distrutto dalle dipendenze, ma chi mi ha frequentato sa che non era questo il tema. Persino mi sono state accostate delle morti. Qui, oggi, mi viene consentito di parlare con più tranquillità». 

«A 20 anni ero timido, credevo a cose a cui oggi non credo. Ad esempio che non si deve dare fiducia a tutti. È l'altra faccia del vivere le cose con il cuore». 

Poi si passa al libro, in cui ha raccontato tutto con estrema sincerità. 

«Siamo partiti dalle falsità che sono state dette. Ma assumersi delle responsabilità è importante. Con chi dovevo farlo io? Con la mia ex moglie Roberta e le mie figlie. Dovevo mettermi io davanti allo tsunami che stava arrivando, ma non l'ho fatto».

E ora, con questo libro, vuole rivelare tutta la verità.

«In questi 15 anni tutti potevano cercare la verità - continua -, ma non l'hanno fatto. Nel libro ho voluto concedermi una cosa: raccontare come io ho vissuto la divisione tra uomo pubblico (che faceva quello che doveva fare) e quello privato. Il ricatto che ho subito poi non è riuscito all'epoca, poi però mi ha chiamato il presidente Berlusconi e ha detto: Guarda, è arrivato un video. Questo ha portato alla mia conoscenza che stava finendo tutto. Da lì sento bisogno di parlare, quindi il libro inizia da lì. Lo dovevo a tutti e alle istituzioni, io non avevo fatto niente di illegale, ma a volte la politica richiede una presa di responsabilità, quindi l'opportunità di dimettersi perché le polemiche facevano male alla Regione Lazio. Poi non avevo denunciato quelle persone, e non era stato giusto. Sottolineo che non ho mai avuto in 5 anni avvisi di garanzia per corruzione e concussione, e questo dà il senso di ciò che ho fatto». 

Video

«Io sono stato un cliente di sex-workers donne transessuali, questo è il tema. Perché lo sono stato? È un piacere che è figlio di tue sensazioni personali». E sottolinea un altro elemento, «il piacere e la solitudine».

E quel giorno «nessuno sapeva che sarei andato lì quel giorno» dice Piero, incalzato da Mara. 

«Mi sono sentito un caso e non una persona per 15 anni. Quando cadi però non è finita: quel giorno per me è iniziato un viaggio».

E le sue figlie? 

«Non mi hanno fatto sconti - spiega -, ma si sono chieste: perché nostro padre non ha più diritto di essere un padre? Hanno subìto bullismo, ma sapevano difendersi. Io lo sapevo, ma non me lo raccontavano sempre».

Ora, con questo libro, Marrazzo sente di essersi «rimesso in piedi».

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